Hanno abusato ripetutamente del figlio tredicenne che ‘vendevano’ anche a conoscenti. Con questa accusa due coniugi bengalesi sono stati arrestati a Palermo dagli agenti della sezione di polizia giudiziaria presso il Tribunale per i minorenni, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Il provvedimento, richiesto dal sostituto procuratore Fabiola Furnari, e’ stato disposto dal gip Giangaspare Camerini. L’indagine e’ stata avviata dopo le segnalazioni di alcuni insegnanti di un istituto palermitano frequentato dalla vittima. I docenti avevano, infatti, rilevato delle stranezze nel comportamento del ragazzino, sottoposto, tra l’altro, per sua stessa ammissione, a percosse da parte dei genitori. L’autorita’ giudiziaria ha immediatamente disposto il collocamento del minore presso una casa famiglia dove la vittima ha raccontato gli abusi subiti, con agghiaccianti particolari che hanno delineato un quadro di abusi sessuali divenuti sistematici. La vittima, in lacrime, ha detto di avere raccontato tutto soltanto per salvare il fratellino. Il minore ha spiegato di essere stato avviato a una molteplicita’ di rapporti sessuali, anche con conoscenti, ai quali era stato occasionalmente “offerto” in cambio di denaro. Gli abusi da parte dei genitori si sarebbero svolti tra le mura domestiche dove il ragazzino, sotto la minaccia di violenti punizioni con cinghie e bastoni, e’ stato costretto a subire le violenze dei genitori adesso rinchiusi in carcere.