“No” alla costruzione di un impianto da 75mila tonnellate di rifiuti organici che dovrebbe sorgere nell’area Asi Matese del Comune di origini romane e sannite, un’ area prevalentemente a vocazione agricola, a ridosso del Parco regionale del Matese”. E’ questo lo slogan che da mesi ormai è sulla bocca di tutti i cittadini di Alife ma non solo. Una battaglia a favore dell’ambiente che non rimane in silenzio ma, anzi, al contrario, con tanto di manifesti e striscioni si sta combattendo largamente. A poco tempo dalle elezioni regionali, Maddalena Di Muccio, candidata pd, alifana doc e fortemente legata alla salute della sua terra, sta con gli abitanti e stringe la mano al patto: “ sarà questo il primo punto su cui mi batterò”. La sua candidatura al consiglio regionale, è infatti finalizzata anche e soprattutto a ciò, a dare voce alle istanze che questa terra urla da tempo; la salute innanzitutto. E’ stato infatti dimostrato, a proposito del biogas, da autorevoli studi, che le nanoparticelle emesse, provocano deformazioni alle cellule dell’uomo che poi impazziscono e danno luogo a tumori. Inoltre, verranno inquinate le falde acquifere con grave danno logicamente alla zootecnica e ai prodotti della terra. “ Da sottolineare – dice la Di Muccio- che la nostra zona industriale dal punto di vista urbanistico, non ha le opere di urbanizzazione per l’insediamento delle industrie. Si tratta, abbiamo detto, di industrie insalubri che quindi devono per forza stare a una certa distanze dalle abitazioni . Ma neanche questo è stato rispettato! Senza parlare che la nostra zona è a vocazione agricola e quindi dovremmo sviluppare le nostre peculiarità che sono i prodotti tipici e non inquinarli! Vorrei, a questo punto, fare una domanda a quelli che hanno chiesto le autorizzazioni: “ in che modo lo avete fatto non essendo proprietari? Io non ho visto ancora l’atto di autorizzazione per la richiesta delle concessioni ambientali. A che titolo la provincia ha dato quel parere favorevole? “ . Domande e questioni aperte che non passeranno inosservate, anche perché a rimetterci sarà la salute di tutti. “ Insieme – continua la candidata – potremmo combattere per la difesa della nostra terra e dei nostri diritti”.

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