Regionali Campania, De Luca lancia il nuovo slogan: “A testa alta”. E sulle liste: “Ma quale Gomorra”

Dopo il già noto ‘Mai più ultimi’, sarà ‘A testa alta’ lo slogan portante della seconda fase della campagna di comunicazione di Vincenzo De Luca, nelle ultime tre settimane della campagna elettorale per le regionali. La ‘fase due’ è stata presentata stamane dai responsabili della comunicazione del candidato governatore di centrosinistra, nella nuova sede del comitato in via Imbriani. ‘A testa alta’ sarà declinato in vari ‘sottomessaggi’ legati a specifiche categorie di ‘gente comune’: “Mamme, nonni, artigiani, studenti che, ‘a testa alta’, sentano l’orgoglio della propria terra ma anche la voglia di cambiamento”. La campagna sarà centrata su tv, radio e social. E ‘A testa alta’ sarà anche il tema della manifestazione che domattina vedrà protagonista De Luca a Napoli. Intanto su facebook l’ex sindaco di Salerno ha risposto alle critiche sulle liste a lui collegate: “De Luca va fermato. A qualunque costo. Non importa la sua storia di buon amministratore, la sua forza carismatica, la vittoria alle primarie. De Luca va fermato per tre motivi: La legge Severino, dimenticando che la sospensione durerà un attimo, che la legge in quella parte verrà cambiata e che de Magistris in un caso analogo governa serenamente. De Mita, nonostante alla guida ci sia Vincenzo De Luca senza accordi di potere o logiche di spartizione con nessuno, e dimenticando che De Mita è segretario regionale dell’UDC, che Guerini ha cercato per mesi l’accordo con il Centro e che Renzi a Roma governa con l’UDC. I nomi degli “impresentabili”, ovvero 4-5 persone in liste collegate (quindi non fatte dal PD) su centinaia di candidati, che quando stavano con Caldoro nessuno ne parlava mentre ora che stanno con De Luca diventano dei mostri. Era meglio non presentarli? Forse si, per una questione di opportunità politica. Tuttavia, nelle liste che appoggiano De Luca non c’è Gomorra, ma uomini e donne che lottano da sempre contro la camorra: politici perbene, generali, questori, professori, imprenditori e tutta gente normale che cerca una Campania migliore e diversa con De Luca.”