“Stare a casa, rimanere a guardare dalla finestra mentre gli altri con il loro voto decidono, è un atteggiamento che nulla ha a che vedere con la storia e la cultura politica che il Partito Democratico vuole e deve rappresentare. È un atteggiamento doppiamente sbagliato nel caso di Giugliano in Campania, il più importante Comune d’Italia chiamato al voto nei ballottaggi del prossimo 14 giugno. Qui, il disimpegno del Pd al ballottaggio farebbe aumentare a dismisura il peso specifico del voto della peggiore destra locale, quella che al primo turno prelevava gli elettori dai quartieri più difficili, li caricava sugli autobus e li accompagnava direttamente fuori dal seggio a votare”. E’ quanto afferma il vice capodelegazione del Pd al Parlamento europeo Massimo Paolucci. “Personalmente non ci sto. Non mi voglio conformare ad un ordine di partito palesemente sbagliato ed autolesionista. E non voglio tacere. Per questo faccio appello a tutte le democratiche e i democratici di Giugliano: bisogna superare i rancori e le divisioni del primo turno e andare a votare domenica. Per i democratici di Giugliano, l’unica scelta ragionata, l’unica possibile alle urne del ballottaggio, è sostenere il candidato sindaco Antonio Poziello”, aggiunge Paolucci. Poziello è stato il vincitore delle primarie al quale però il partito da dato lo stop dopo il rinvio a giudizio per una vicenda di otto anni fa quando era dirigente regionale. “Non è vero che, chiunque prevalga al ballottaggio a Giugliano, dopo sarà la stessa cosa. È un messaggio qualunquistico, profondamente sbagliato. Far rivincere, anche solo con un’azione di disimpegno – conclude Massimo Paolucci – quella classe politica che ha amministrato il Comune fino al suo commissariamento, due anni fa, per infiltrazioni camorristiche, sarebbe un errore imperdonabile. E renderebbe il Pd politicamente complice. Non possiamo assolutamente permetterlo”.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui