Una parte del Pd festeggia con Poziello, un’altra ne prende le distanze. All’indomani del turno di ballottaggio a Giugliano nel Partito democratico è il solito caos. Nei giorni scorsi alcuni autorevoli esponenti democratici, tra cui Massimo Paolucci e Nicola Caputo, avevano invitato la popolazione a votare il vincitore delle primarie defenestrato per questioni giudiziarie. Oggi arrivano i commenti sprezzanti della deputata Giovanna Palma e del commissario cittadino Giuseppe Russo, i quali usano parole dure come se a vincere fosse stato il candidato del centrodestra. “Faccio gli auguri alla mia città ma la maggioranza eletta non è altro che un accozzaglia di civiche messe insieme, senza alcuna novità rispetto al passato” -commenta la Palma – la linea del Pd è sempre stata chiara”, spiega affermando che non si poteva dare sostegno a chi non rappresentava la novità rispetto al passato. Giudizio a suo dire condiviso dalla gran parte degli elettori giuglianesi considerato l’alto astensionismo che si è registrato: l’affluenza alle urne è stata del 30 per cento circa e si tratta di uno dei dati più bassi d’Italia. ”Insomma la nuova amministrazione del Comune di Giugliano, terza città della Campania – dice ancora Palma – è stata scelta da poco più di 10mila persone”. Difende la scelta di candidare Guardascione, invece Peppe Russo: ”Il risultato di Giugliano conferma che la scelta del Pd è stata giusta. L’alto astensionismo conferma quanto noi avevamo detto: ovvero che nessuna delle due proposte in campo – Poziello e Guarino – era ed è all’altezza”. “L’astensionismo è il segnale di quanto la gente abbia creduto alle proposte che erano in campo”, aggiunge Russo evidenziando come il Pd – escluso dal ballottaggio- abbia deciso di non fare alcun apparentamento né tantomeno appoggiare l’uno o l’altro candidato sindaco”. Poziello a marzo scorso ha vinto le primarie del partito ma poi il Pd gli ha imposto lo stop perché nel frattempo è stato rinviato a giudizio per una vicenda del 2008 quando era dirigente della Regione Campania. Il Pd ha quindi candidato a sindaco un primario ospedaliero in pensione, Franco Guardascione, che con una lista di giovani ha conquistato il 20 per cento dei consensi ma non è andato al ballottaggio che ha visto confrontarsi invece Poziello con il candidato del centrodestra Luigi Guarino. “Non siamo il Pd di quelle 2800 tessere ma vogliamo essere quel Pd di quei giovani – ha detto ancora Russo – che hanno ottenuto il 31 maggio scorso un risultato lusinghiero”.