Assemblea tesa e partecipata, allo stabilimento Firema di Caserta, dove i rappresentanti delle segreterie nazionali dei sindacati dei metalmeccanici hanno spiegato ai lavoratori il contenuto dell’accordo siglato venerdì al Ministero dello Sviluppo Economico relativo alla cessione dell’azienda alla cordata capeggiata dalla multinazionale indiana Titagarh cui partecipa anche la società partenopea Adler. All’incontro hanno partecipato Luca Colonna (Uilm), Carlo Anelli (Fim-Cisl) e Rosario Rappa (Fiom-Cgil). I sindacati, compatti, hanno chiesto agli addetti casertani di votare “sì” al referendum sull’accordo che si terrà domani e che, se accettato, eviterà in extremis il fallimento dell’azienda, su cui il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere dovrebbe pronunciarsi mercoledì 8 luglio. Nello stabilimento lucano di Firema, con sede a Tito (Potenza), i circa 80 lavoratori hanno già votato così come a Milano; il risultato verrà reso noto quando voteranno anche i dipendenti di Caserta e Spello (Perugia). L’intesa prevede che nella newco (TFA) formata da Titagarh e Adler verranno trasferiti subito 340 lavoratori su 496 in servizio nei quattro stabilimenti; dei 160 che resteranno fuori, 80 verranno assunti con contratti a termine, con la possibilità di diventare definitivi entro un anno, altri 80 resteranno comunque nel bacino Firema e potrebbero rientrare in caso di nuove commesse di lavoro. “L’accordo – spiega Antonello Accurso, segretario della Uilm di Caserta – non lascia nessun lavoratore da solo. Chiediamo ai dipendenti di votare ‘sì’ domani perché un ‘no’ vanificherebbe i cinque anni di lotta e sacrifici”. Giovanni Ianniello, delegato della Fiom-Cgil, si dice sicuro che “la maggioranza dei lavoratori ha compreso che questo è il miglior accordo possibile e che questa volta, senza il sì, il fallimento non sarà evitato”. Per Giuseppe Terracciano e Nicodemo Lanzetta, segretario regionale e casertano di Fim-Cisl, “si apre per Firema una stagione di investimenti e di rilancio, vigileremo perché venga raggiunta la totale occupazione”.