Una fabbrica di fuochi d’artificio è stata sequestrata a Carinola, nel Casertano, dalla Guardia di Finanza, che ha denunciato i sei responsabili per detenzione di materiale esplosivo senza autorizzazioni e fabbricazione abusiva di polvere pirica. Nell’azienda sono stati infatti rinvenuti oltre 500 chili di artifizi pirotecnici illegali e 24 chili di polvere da sparo prodotta in modo artigianale. L’opificio era composto da cinque capannoni; inizialmente i titolari hanno fornito le autorizzazioni di legge ma i finanzieri della Compagnia di Caserta hanno scoperto un capannone abusivo collegato alla fabbrica da un cavo elettrico industriale occultato nella fitta boscaglia; nella struttura veniva prodotta la polvere da sparo in modo artigianale e illegale, tramite una macchina impastatrice utilizzata nel settore dell’edilizia; in particolare la polvere pirica, è emerso, veniva ricavata dalla mescola di diverse materie prime come il carbone, il nitrato di potassio e lo zolfo, ed era stata stesa al sole per consentirne la perfetta essicazione prima dell’utilizzo per la produzione dei “botti”. I gestori dell’attività, autorizzati al confezionamento dei fuochi pirotecnici, avrebbero dovuto invece utilizzare polvere pirica certificata ed acquistata regolarmente da aziende autorizzate. Il quantitativo di materiale esplosivo rinvenuto avrebbe consentito di realizzare fino a 3 tonnellate di artifizi pirotecnici. I fuochi sequestrati erano anche sprovvisti delle etichette che riportano le informazioni minime di garanzia per l’utilizzazione da parte dei professionisti del settore. Nel corso dell’operazione inoltre, le Fiamme Gialle hanno identificato 3 lavoratori in nero i quali, sorpresi mentre erano intenti al confezionamento dei fuochi pirotecnici, hanno improvvisato un inutile tentativo di fuga ma sono stati bloccati.