“Mentre siamo al lavoro per approvare il regolamento sul “Made in” che ci consentirebbe la salvaguardia dei nostri prodotti di qualità si tenta l’ennesima manovra che consentirebbe l’arrivo di 35mila tonnellate d’olio d’oliva tunisino nel mercato UE. Agiremo con tutti i mezzi a nostra disposizione per bloccare la proposta legislativa della Commissione Europea”. Lo ha dichiarato Nicola Caputo Parlamentare europeo del Pd e membro della Commissione Agricoltura. “Da alcuni anni – spiega Caputo – il comparto olivicolo-oleario è preda di una grave crisi sia sul mercato interno che su quello internazionale che ha compromesso seriamente la sopravvivenza di numerose aziende. Questa proposta legislativa della Commissione Europea, che autorizza un accesso temporaneo supplementare dell’olio d’oliva tunisino nel mercato dell’UE, comprometterebbe irrimediabilmente il mercato olivicolo italiano, inoltre l’introduzione di olio tunisino nel nostro mercato potrebbe trarre in inganno i consumatori, considerata la diversa rigidità dei controlli dei prodotti tunisini rispetto a quelli italiani per la immissione nel mercato”. “Provvedimenti del genere non sono nuovi, si pensi alle concessioni per le arance al Marocco che hanno creato non poche penalizzazioni alla produzione europea. Mancano pochi mesi all’inizio delle operazioni di raccolta delle olive e segnali di solidarietà socio-economici a favore di partner commerciali dell’UE non possono andare a scapito dei principali settori economici della stessa UE. Chiederò alla Commissione europea – annuncia l’europarlamentare del Pd – di rivedere il provvedimento perché ritengo che non sia stato adeguatamente misurato l’impatto sull’olivicoltura europea ed in particolare sulla complementarietà dei due piani, quello ordinario e questo straordinario”.

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