La Giornata regionale in difesa del Creato, che si è tenuta ad Acerra, è iniziata stamani alle 9.30 al Teatro Italia: mille studenti hanno chiesto ai sindaci dei comuni della diocesi (Acerra, Casalnuovo, Santa Maria a Vico, Arienzo e Cervino, assente San Felice a Cancello), ma anche di altre città, garanzie serie sul loro futuro e “che le istituzioni si facciano seriamente carico del grave problema ambientale della Campania, e diventino autenticamente sensibili ai problemi della gente, costretta da troppo tempo a vivere senza pace, e molte volte in solitudine, per problemi di salute, economici, di delinquenza diffusa e di qualità della vita in generale”. Al tavolo tecnico, a rappresentare l’amministrazione comunale di Santa Maria a Vico, il capogruppo Maurizio Masiello. “L’ambiente è al centro della nostra amministrazione, guidata dal sindaco Andrea Pirozzi, ma è necessario un tavolo tecnico permanente di tutti i comuni interessati dalla vicinanza dell’inceneritore e della tristemente famosa Terra dei Fuochi. Eventi, come questo promosso dalla chiesa, servono per accendere i riflettori, ma non può rimanere un caso isolato, tocca a noi amministratori siglare insieme un’alleanza per la vita e proteggere il nostro territorio, non solo dall’incuria ma anche dalla prepotenza. È inutile nasconderci che la camorra ha imperversato in lungo e in largo sul business rifiuti. – ha affermato Maurizio Masiello, senza peli sulla lingua – Dobbiamo fare attenzione a chi sarà affidata la gestione della bonifica dei terreni inquinati, se dovesse andare in mano al malaffare creeremo una catastrofe peggiore di quella che stiamo vivendo”. Il consigliere Vincenzo Moniello, che ha partecipato all’evento, ha ricordato: “A Santa Maria a Vico c’è un picco di patologie tumorali rispetto alla media nazionale, con una mortalità statisticamente rilevante per alcuni tipi di cancro. Non è possibile ancora dimostrare che questo aumento sia correlato ai roghi tossici e agli sversamenti abusivi di rifiuti, ma non c’è nemmeno la certezza del contrario. Ricordiamo inoltre che in linea d’aria siamo quelli più vicini all’inceneritore di Acerra”.

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