“Questa amministrazione è stata fautrice dell’attuazione di un progetto, “dimenticato” negli archivi comunali, ottenendo un finanziamento di importo storico e record per il Comune di Lusciano”. Così Nicola Esposito, sindaco di Lusciano, commenta l’opera di riqualificazione della rete fognaria locale. “L’amministrazione sta lavorando ininterrottanmente, con costanza e in maniera sfiancante, per risolvere tutte le criticità di un progetto non ordinario ma estremamente complesso come questo. Tali criticità, tuttavia, sono di natura puramente tecnica e non politica. Pertanto, qualsiasi incontro possa essere promosso con la città, non potrà mai apportate alcun contributo a quanto già messo in cantiere”. A coloro che si dicono preoccupati per lo sversamento a Lusciano degli scarichi fognari del comune di Giugliano, il primo cittadino replica: “Sono state organizzate diverse conferenze dei servizi, sulla scorta di un progetto preliminare redatto dal Comune di Giugliano, che prevedeva un’immissione sull’impianto fognario di progetto del nostro comune, pari a cinque metri cubi al secondo. Il comune di Giugliano avrebbe sversato a Lusciano, soltanto per una questione di quota. Questa amministrazione, però, con il supporto del suo staff tecnico, ha valutato che la portata massima sostenibile della rete fognaria locale non dovrebbe superare i due metri cubi al secondo. Pertanto ha richiesto una riduzione della portata in entrata a 1,9 metri cubi. Nel corso, dunque, delle successive conferenze dei servizi, l’amministrazione verificherà la conformità dei progetti definitivi ed esecutivi alle prescrizioni. Il parere favorevole, inoltre, è stato motivato da un problema igienico sanitario causato dal Comune di Parete, evidenziato anche – per le vie brevi – dai dirigenti regionali e dal commissario prefettizio di Giugliano. Si ribadisce, infine, che il Comune di Lusciano è parte integrante della regione Campania e che, per il futuro, chiede a tutti di immaginare una dimensione intercomunale delle infrastrutture, lontana dalla concezione della politica degli anni ’80, al fine di accedere anche ai finanziamenti europei. Per quanto riguarda i tempi, il manuale dei fondi Fesr ha già previsto, per gli appalti superiori ai cinque milioni di euro, la “fasizzazione”, che scongiura la perdita dei finanziamenti, in caso di mancata proroga. Pertanto il cronoprogramma dei lavori sarà rimodulato secondo la fasizzazione di un’eventuale proroga”. Non manca poi una risposta alle forze politiche che stanno alimentando la polemica dei giorni scorsi: “Il travisamento (strumentale?) delle notizie, ci ha spinto a pubblicare un bollettino informatico, a cadenza mensile, che riporti in manieta inconfutabile e chiaro tutte le notizie cittadine e l’andamento dei lavori”.

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