Il consigliere regionale del Pd Gennaro Oliviero ha presentato una proposta di legge sul “Dopo di noi” per l’assistenza alle persone disabili prive del sostegno familiare. La proposta di legge, di cui sono firmatari anche il capogruppo Mario Casillo e i consiglieri Raffaele Topo e Tommaso Amabile, è stata incardinata stamani all’esame della I Commissione. Essa stanzia, nella fase di prima applicazione, un milione di euro e si avvale delle risorse europee disponibili nell’ambito della programmazione 2014/2020, delle eventuali risorse nazionali, nonché delle risorse regionali destinate alle politiche sociali per il raggiungimento dei propri obiettivi e finalità, ovvero: programmi di intervento, realizzati da associazioni, fondazioni ed enti senza scopo di lucro, che possono comprovare esperienza nel settore dell’assistenza alle persone disabili, finalizzati alla cura e all’assistenza delle persone disabili e alla realizzazione di famiglie-comunità, case-famiglia o di analoghe strutture residenziali previste dalla normativa regionale in cui inserire le persone con disabilità in modo da sollevare gradualmente le famiglie dall’impegno della loro assistenza; la realizzazione, anche da parte di gruppi di famiglie associate, di servizi e di strutture residenziali innovative per consentire alle persone con disabilità prive del sostegno familiare di vivere, in totale o in parziale autonomia, in un ambiente che riproduca le condizioni abitative tipiche della casa familiare. A seguito dell’approvazione della proposta di legge, sarà la Giunta regionale a fissare i criteri e le modalità per la concessione delle risorse. “Il ‘Dopo di noi’ è un altro grande dramma delle famiglie che hanno a carico una persona disabile, le quali, dopo una vita di grande difficoltà, hanno l’angoscia di cosa accadrà al proprio congiunto dopo la propria morte – ha sottolineato Oliviero – , questa proposta di legge intende offrire una prima risposta in termini di sensibilità e di risorse per riportare al centro dell’attenzione le problematiche dei disabili e delle loro famiglie affinchè la politica e la società se ne facciano effettivamente carico”.

 

 

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