“Siamo tutti al lavoro per scongiurare una sanzione che ci costerebbe 516 mila euro al giorno. E sicche’, come il ministro dell’Ambiente Clini ci ha ricordato, solo la nostra regione e’ sottoposta a procedura di infrazione per la questione dei rifiuti, inevitabilemente questa multa la dovremo pagare noi”.
Cosi’ l’assessore all’Ambiente della regione Campania, Giovanni Romano, al termine della riunione al ministero per scongiurare la multa che l’Europa ha minacciato nei confronti dell’Italia per il caso rifiuti in Campania. “Entro il 15 dovremo offrire all’Europa una risposta che sara’ esaminata dalle istituzioni comunitarie entro i successivi trenta giorni: l’Ue ci ha chiesto soluzioni credibili per scongiurare nuove crisi nella gestione dei rifiuti fino a che sara’ realizzato il piano regionale che approdera’ dopodomani in commissione regionale per essere varato la prossima settimana dopo 17 anni”.
“E’ interesse comune di tutti presentare alla commissione Europea una risposta unitaria e condivisa. A questo scopo stamane al ministero dell’Ambiente ciascuna delle istituzioni, regione, comune e provincia di Napoli ha indicato quanto e’ stato fatto e cio’ che ci si accinge a fare. E proprio perche’ e’ nell’interesse di tutti evitare la sanzione dell’Ue – prosegue Romano – non si e’ parlato di argomenti che ci vedono su linee diverse come sul tema del termovalorizzatore di Napoli e delle navi verso l’Olanda. Per quel che ci riguarda – dice ancora l’assessore con delega ai rifiuti della regione Campania – abbiamo fornito i dati sulla produzione dei rifiuti su base regionale che e’ pari attualmente, grazie all’incremento della differenziata, a 4400 tonnellate al giorno”.
E ancora. “La soluzione alla questione delle ecoballe e’ contenuta nel piano regionale e recepisce l’indicazione contenuta gia’ nella legge 26 del 2010 e cioe’ quella di un termovalorizzatore dedicato allo smaltimento di circa 6 milioni di tonnellate di questi materiali. Poi c’e’ la questione della utilizzabilita’ di alcuni rifiuti per la ricomposizione morfologica delle cave. Il comune di Napoli – prosegue Romano – ha poi illustrato le attivita’ di ampliamento della differenziata, mentre il commissario per le discariche ha indicato le aree, quattro in provincia di Salerno e sei in provincia di Napoli dove concertare con i territori l’apertura di invasi di tipo comprensoriale. Mercoledi’ (11 gennaio, ndr) in un ulteriore incontro a Roma, ma al Dipartimento per le politiche comunitarie, che e’ incaricato della risposta formale all’Ue, verra’ indicato anche il crono programma per l’apertura di queste nuove discariche”.