”Essere presidente del Forum non vuol dire solo occuparsi di cose culturali, ci sono conti, decreti, ingiunzioni aspetti tecnici, pesi e contrappesi politici; bisogna saper muoversi tra questi equilibri che a volte non capisco e a volte capisco e non mi convincono o sono semplicemente distanti da me”. Lo scrive Roberto Vecchioni in una lettera pubblicata da ‘La Repubblica’, spiegando le ragioni che lo hanno spinto a dimettersi da presidente del Forum delle Culture.

”Mi sembra giusto che torni a fare quello che so fare – spiega – Io resto un poetastro e quello che so fare e’ scrivere, fare canzoni e cantarle alla gente. So proporre idee se qualcuno vuole ascoltarle. Spero soprattutto di saper parlare ai ragazzi. Considererei un privilegio continuare a farlo per Napoli”. ”Quando il mondo politico napoletano si divise fra chi arrivava e chi se ne andava, cominciai ad avvertire che mi ero infilato in una specie di bosco di cui non conoscevo ne’ sentieri ne’ piante, tuttavia la parola cultura suonava cosi’ forte dentro di me da convincermi che tutto si sarebbe assestato”, aggiunge.

 

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