Da un fallito tentativo di suicidio e’ emerso lo stato di disperazione di una 43enne che nel maggio del 2011 si butto’ dalla finestra della sua abitazione in via Archimede, a Monza. A un anno e mezzo di distanza finisce in manette un’amica 39enne che, stando alle indagini, avrebbe approfittato del suo disagio mentale per farle commettere furti, aprire partite iva, arrivando ad affittare l’appartamento che la sua ‘vittima’ aveva avuto dai servizi sociali di Sesto San Giovanni ad immigrati.

La polizia di Monza ha eseguito oggi, su ordine del gip Maria Correra, l’ordinanza di custodia cautelare in carcere con l’accusa di circonvenzione di incapace. All’origine delle indagini, il tentativo di suicidio della quarantatreenne che, nel maggio del 2011, si era buttata dalla finestra del suo appartamento. Era riuscita a salvarsi e il pm Vincenzo Nicolini aveva avviato una serie di accertamenti. In primo luogo si era scoperto che la donna non era sola in casa. In breve il cerchio si e’ stretto intorno all’amica, una 39enne che, secondo l’accusa, avrebbe approfittato delle sue condizioni e del suo stato di sudditanza.

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