Bocciata a maggioranza la mozione di sfiducia contro il governatore della Campania Vincenzo De Luca. Sono stati 29 i voti contro la mozione presentata dal centrodestra, 7 quelli a favore e 14 i non votanti. Si chiude così la vicenda della mozione di sfiducia che Forza Italia ha presentato contro il governatore campano per quelle che il gruppo di centrodestra ha definito “le balle istituzionali” raccontante in seguito alle dimissioni del suo ex capo segreteria. Al momento del voto, De Luca non era in aula. De Luca aveva replicanto, punto per punto, alla posizione delle opposizioni in Consiglio regionale della Campania. E in aula scoppia la bagarre con i Cinque Stelle De Luca ripercorre i fatti di Quarto che “hanno mostrato come un vicepresidente della Camera dei deputati e un presidente di Commissione, venuti a conoscenza di minacce, invece di inviare una lettera alla Procura, come ho fatto io quando ho saputo delle indagini a carico del capo della segreteria, hanno taciuto”. Valeria Ciarambino, capogruppo M5S, ha interrotto De Luca, al punto che il governatore ha chiesto al presidente del Consiglio regionale della Campania, Rosa D’Amelio, “la tutela e il rispetto del mio diritto a parlare e rispondere”. “I Cinque Stelle interrompono perché hanno paura della parola – insiste De Luca – Se avete paura, potete allontanarvi”. “Esiste un regolamento che non state applicando – ha risposto Ciarambino – De Luca non parla della mozione, risponde di altro”. Inamovibile, De Luca che ha ripetuto l’invito ad allontanarsi “se si ha paura della parola” e ha invitato “alla calma” la Ciarambino. “Chiedo ai commessi di allontanare i consiglieri Cinque Stelle – è intervenuta la D’Amelio – se non la smettono”.

 

 

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