NAPOLI – La Commissione Ambiente del Consiglio regionale della Campania, presieduta da Luca Colasanto, ha approvato a maggioranza il Piano regionale dei rifiuti solidi urbani. Il documento programmatico era stato approvato in Giunta il 20 dicembre scorso. Ha partecipato ai lavori l’assessore regionale all’Ambiente, Giovanni Romano. Hanno votato a favore i gruppi di maggioranza. Contrari Socialisti ed Idv. Il Pd ha abbandonato i lavori all’inizio di seduta annunciando la presentazione degli emendamenti direttamente in Aula.
Bocciati anche gli emendamenti proposti dai Socialisti, che pure riproporranno in Aula le loro proposte di modifica. Il Piano regionale di Rifiuti sara’ esaminato per l’approvazione definitiva dal Consiglio regionale nella seduta gia’ convocata di lunedi’ prossimo, 16 gennaio. Il Piano sostanzialmente e’ un atto programmatico e ‘fotografa’ la situazione esistente. Si tratta di un passaggio obbligato per evitare gli effetti devastanti della procedura d’infrazione gia’ aperta a carico dell’Italia, proprio a causa dei ritardo con cui e’ stato approntato lo strumento di programmazione. Bruxelles, in particolare, insiste sul fronte dell’impiantistica e sulla indicazione di tempi certi per la realizzazione ed il completamento delle strutture e degli impianti necessari a garantire un corretto ciclo dei rifiuti. Tra i punti qualificanti del Piano, la riconferma della necessita’ di altri due termovalorizzatori, uno a Salerno ed uno a Napoli, oltre ad un terzo impianto da realizzare a Giugliano per la termodistruzione delle cosiddette eco-balle (6 milioni). In totale tre termovalorizzatori (in aggiunta a quello di Acerra gia’ a pieno regime). I tre nuovi termovalorizzatori previsti nel Piano avranno una potenzialita’ complessiva di circa 790mila tonnellate annue di rifiuto (soprattutto rifiuto residuale alla raccolta differenziata). Il Piano rifiuti si preoccupa anche di fissare, su scala regionale e per tutte le cinque province, i criteri di idoneita’ delle aree destinate potenzialmente ad ospitare impianti per il trattamento dei rifiuti. Saranno poi le Province ad individuare, in dettaglio, i siti dove realizzare effettivamente gli impianti, discariche comprese. Il Piano approvato oggi in Commissione ribadisce la centralita’ strategica della raccolta differenziata e la necessita’ di incrementare le politiche e le tecniche legate alla riduzione a monte del rifiuto, oltre che del riciclaggio. Se il Piano e’ uno strumento pensato soprattutto a beneficio di Bruxelles, la vera partita per i rifiuti in Campania si giochera’ all’atto della proposizione della (necessaria) nuova legge regionale sui rifiuti, che andrebbe approvata entro l’anno. A quel punto si capira’ se le nuove norme confermeramnno o meno il criterio della provincializzazione dei rifiuti.