Prosegue l’esame di Nicola Cosentino da parte dei difensori Stefano Montone e Agostino De Caro nel corso del processo Eco4 in cui è imputato per concorso esterno in associazione mafiosa. L’ex sottosegretario «smentisce» categoricamente tutte le dichiarazioni di Gaetano Vassallo, l’imprenditore dei rifiuti vicino ai Casalesi che per primo, in qualità di collaboratore di giustizia, accusò il politico di contiguità con la camorra. «Se si leggono le intercettazioni del mio processo – spiega l’ex coordinatore regionale del Pdl – si nota che questo Vassallo non compare mai; appare per la prima volta il primo aprile del 2008, quando inizia a collaborare con la Dda e poi le sue dichiarazioni finiscono sui giornali». «Io ho visto solo una volta Vassallo – prosegue l’imputato – tra il 2002 e il 2003 venne a trovarmi con l’allora segretario di Forza Italia di Cesa Pino Sarpo, e mi chiese se il fratello, dipendente di Geoeco, braccio operativo del consorzio rifiuti Caserta2, potesse essere trasferito in altro cantiere, ma io dissi che su quel consorzio non potevo intervenire perché era amministrato dalla sinistra».

 

 

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