“È un complimento, c’è tanto da fare qui che mi sento obbligato a lavorare molto. Lo richiede la situazione in cui si trova la Reggia, ma anche la comunità casertana che sta riscoprendo l’orgoglio civico. Sento una grande responsabilità”. Lo afferma a Repubblica, Mauro Felicori, direttore della Reggia di Caserta accusato da alcuni sindacati di “lavorare troppo”. Sul fatto che resti fino a tardi in ufficio, “non c’è nessun pericolo – spiega – per il monumento. Nessuno fa straordinari perché io resto fino a tardi. La Reggia è vigilata 24 ore su 24, sempre. Questa critica è un apprezzamento, sono fiero di dare tutto me stesso per questo incarico. C’è stata una divisione tra le sigle sindacali, penso e spero che non rappresenti il punto di vista dei lavoratori della Reggia, che mi hanno accolto bene e sono tutti motivati. La stragrande maggioranza dei dipendenti è attaccata al proprio lavoro”. Sul premier Matteo Renzi che dice che la pacchia è finita, Felicori osserva: “I lavoratori sono stati lasciati soli, non sono stati seguiti, negli ultimi tempi il direttore stava a Napoli, e non per sua scelta, ovviamente. Io sono il primo che si sveglia la mattina e l’unico pensiero che ha è la Reggia, e tale resta fino a quando lascia il lavoro. Credo molto nell’esempio. Vedo tante persone motivate, c’è un forte cambiamento”.

 

 

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