Caserta- La provincia aspetta le decisioni della regione in materia di deleghe e , soprattutto, risorse finanziarie. L’amministrazione provinciale guidata da Angelo Di Costanzo non solo dovrà misurarsi con la questione del riassetto-riordino degli enti strumentali(quella che si chiama razionalizzazione nel gergo politico) ma farà i passi su quanto deciderà la giunta De Luca(un primo provvedimento normativo già è stato approvato) nel processo di attuazione dell’ente provinciale sulla base della “legge Delrio”. Le due questioni, in realtà, di intrecciano tanto è vero che il capo della giunta esecutiva provinciale ne ha fatto ampio riferimento nella seduta dell’ultimo consiglio proprio dedicato al riordino delle società partecipate dalla provincia( alcune si pensa di sopprimerle altre sono in stand by come l’Asi, il consorzio idrico e la fondazione casaHirta) . Un adempimento che si inserisce nel processo di applicazione della legge che ha ridotto la provincia a ente di secondo livello con alcune deleghe fondamentali (edilizia scolastica, viabilità ambiente) ed altre da ridefinire. In questo processo un ruolo non secondario sarà svolto dalla regione sia per la riattribuzione, con convenzioni, di nuove eventuali deleghe in altri settori sia di risorse economiche per lo svolgimento dei compiti amministrativi anche perché la provincia ha una serie di contenziosi con l’ente regionale come nel caso del consorzio idrico con un passivo notevole. Tutto questo entro il 31 marzo che è alle porte