CAPODRISE. «Ammucchiate senza storia e senza futuro! Percepiamo – dichiarano Grazia Giaquinto e Maria Pia Caputo del movimento femminile dell’associazione CentroCittà – il tentativo di qualche politologo da bar di voler radicalizzare lo scontro elettorale a Capodrise tra un ipotetico centrosinistra e un fantomatico centrodestra. Si tratta di una semplificazione brutale e puerile, fatta circolare al solo scopo di dividere la comunità, creare confusione, confondere le acque. Noi reniamo, al contrario – proseguono –, che, mai come questa volta, i cittadini saranno chiamati a scegliere tra politica e antipolitica, tra buona e cattiva amministrazione, tra chi è abituato a lavorare e chi produce solo chiacchiere. Un’idea, un progetto, se sono innovativi e realizzabili, che importanza ha se a proporli è una persona di sinistra o di destra? CentroCittà – aggiungono – ha una storia chiara e un’identità forte, che si nutrono della migliore tradizione del popolarismo cattolico, quella, per intendersi, che ha saputo rinnovarsi, sganciandosi da certi schemi ideologici nel Novecento. Sappiamo esattamente chi siamo e qual è la strada migliore da percorrere, ma sappiamo anche apprezzare e riconoscere il talento, che non è né di destra né di sinistra. A Capodrise c’è tanta voglia di partecipare, di confrontarsi, di fare insieme. E i soliti “noti” – concludono Giaquinto e Caputo – non riusciranno a frenare questo entusiasmo».