Manette anche alla moglie e ai presunti due killer Quattro persone – fra le quali il boss dell’omonimo clan di camorra Carlo Lo Russo, di 49 anni, e sua moglie Anna Serino, di 46 – sono state arrestate in un’operazione di Polizia e Carabinieri al termine delle indagini sull’omicidio di Pasquale Izzi, di 55 anni, ucciso con una decina di colpi di pistola al viso lo scorso 29 marzo, a Napoli. Izzi, che era detenuto per vari reati, fu crivellato di colpi mentre usciva di casa per far ritorno in carcere dopo un permesso premio per le feste di Pasqua. Oltre a Lo Russo, ritenuto il mandante dell’omicidio, e Serino, accusata di aver dato supporto ai killer e di averli incitati, sono stati arrestati Luigi Cutarelli, di 21 anni, indicato come esecutore materiale del delitto, e Mariano Torre, di 28 anni, accusato di aver affiancato Cutarelli e di aver contribuito a localizzare Izzi. Nei confronti dei quattro, la Squadra Mobile della Questura di Napoli, il Servizio Centrale Operativo della Polizia e i Carabinieri della Compagnia del Vomero hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Napoli per omicidio premeditato, detenzione e porto illegale di arma da fuoco. Secondo le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, il movente del delitto è da ricercare in vecchi rancori che lo Russo, reggente del clan di camorra del quartiere Minao di Napoli, nutriva nei confronti di Izzi che avrebbe finito di scontare la sua pena a luglio. Izzi fu atteso dai sicari nel piazzale alle spalle della sua casa, in via Ianfolla, dove aveva parcheggiato la Fiat Punto in uso al cognato. Fu ucciso mentre caricava in macchina i suoi panni e si accasciò all’interno dell’autovettura.