Dopo la cattura di Antonio Iovine nel dicembre 2010, fu il figlio del boss dei Casalesi, Oreste, a prendere in mano le redini del gruppo, e a proseguire la fiorente attività estorsiva sul territorio sulla base delle indicazioni fornite dal padre circa gli imprenditori da “visitare” e i business da tenere sotto controllo. Emerge dall’ inchiesta della Dda di Napoli – pm Sandro D’Alessio, Catello Maresca, Maurizio Giordano e Cesare Sirignano, oggi alla Direzione Nazionale Antimafia, coordinati dal Procuratore Capo Giovanni Colangelo e dall’Aggiunto Giuseppe Borrelli – che ha portato all’emissione da parte del Gip di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di cinque fedelissimi dell’ex capoclan dei Casalesi, latitante per 15 anni ed oggi collaboratore di giustizia. Anche il figlio Oreste oggi collabora con i magistrati, così come altri due esponenti di rilievo del clan, Salvatore Venosa e Maurizio Di Puorto. I quattro collaboratori risultano indagati, ma per loro non sono stati emessi provvedimenti cautelari essendo stata riconosciuta l’importanza delle dichiarazioni rese per ricostruire l’episodio estorsivo contestato nell’ordinanza, avvenuto nel novembre 2011 dopo la cattura del boss. I provvedimenti riguardano gli esponenti del gruppo “Iovine” Renato Caterino, Massimo Diana, Marco Simonetti, Oreste Reccia e Antonio Cerullo, tutti detenuti e ristretti ai domiciliari. Cerullo, in particolare, avrebbe custodito con Massimo Diana il “vademecum” indicante le risorse finanziarie necessarie per garantire il sostentamento della famiglia Iovine, informando Oreste Iovine degli imprenditori sottoposti ad estorsione, tra cui il costruttore che stava edificando un fabbricato a Teverola. Dalle indagini è emerso che Renato Caterino, imprenditore e cugino del boss, avrebbe mediato tra Iovine jr e il costruttore, mentre le varie “rate” della tangente, in totale 85 mila euro, sarebbero state riscosse da Maurizio Di Puorto. Sarebbe stato Simonetti, con un altro complice non identificato, invece, a sparare verso il portone dell’imprenditore dopo aver ricevuto l’incarico da Iovine Jr tramite Salvatore Venosa e Oreste Reccia.

 

 

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