Allora è proprio vero: ad Orta di Atella si vive in un mondo alla rovescia. L’ennesima conferma arriva dal consigliere comunale Fabio Di Micco. A quasi un anno dal voto il portavoce in assise del Movimento 5 Stelle ha compiuto il primo forte atto di opposizione. Fermi, non vi illudete. Mica contro l’amministrazione. Macché. Si è scagliato contro Campania Notizie. E con una solerzia finora inusitata si è preso la briga di postare su Facebook una lunga e dettagliata nota per ingaggiare una gara di velocità con la nostra testata. Dopo la pubblicazione, il 19 aprile, di un nostro articolo, in cui abbiamo denunciato che la nipote del vicesindaco Rosa Minichino frequenta la scuola materna “Carducci” pur non avendo ancora compiuto tre anni (come prevede la legge), il pentastellato si è affrettato a precisare che lui si è occupato del “caso” molto tempo prima di noi. Insomma, ci ha battuto sul tempo. Seppure di qualche ora. “Con dispiacere – esordisce Di Micco – leggo nell’articolo di Campania Notizie di Mario De Michele che l’opposizione a Orta starebbe dormendo. Ne deduco che non sa, il buon Mario, che la notizia era già giunta alle mie orecchie e che ieri mattina, ben prima che il suo articolo comparisse, mi ero personalmente già occupato della faccenda”. Bene. Il consigliere 5 Stelle ha vinto la tappa a cronometro. Gli regaleremo un trofeo. Non comprendiamo però perché gli abbia arrecato tanto dispiacere (solo a lui) il giudizio sulla minoranza. Che a nostro parere è un po’ assonnata. Giudizio probabilmente condiviso dalla stragrande maggioranza dei cittadini. La sortita del buon Fabio ci sorprende ancor di più perché il nostro ragionamento era ed è esteso a tutte le forze, consiliari e politiche, di opposizione. Forse il consigliere Di Micco ha la coda di paglia? Dalla sua reazione sembrerebbe di sì. Del resto non è stata Campania Notizie ad accusarlo in passato di dialogare sottobanco con il sindaco Giuseppe Mozzillo. Sono impressi nella memoria di tutti i post su Fb di moltissimi attivisti 5 Stelle e del consigliere comunale Rosaria Puoti che mettevano all’indice Di Micco per aver calpestato le regole del Movimento perseguendo fini personali. Si sarebbe dovuto dispiacere per quegli attacchi, non per il giudizio di Campania Notizie sull’operato dell’opposizione nel suo insieme. Ma, ripetiamo, evidentemente abbiamo toccato un nervo scoperto. Tornando al suo intervento social sulla vicenda della “Carducci” in cui chiama in causa il sottoscritto, il consigliere Di Micco scrive: “Ne deduco che non sa, il buon Mario, che la notizia era già giunta alle mie orecchie e che ieri mattina, ben prima che il suo articolo comparisse, mi ero personalmente già occupato della faccenda”. E qui, mi addolora dirlo, il buon Fabio mente sapendo di mentire. Ero perfettamente a conoscenza che se ne stava occupando da giorni e giorni. Me l’ha comunicato lui stesso telefonicamente. Ne abbiamo parlato, lui ha detto che avrebbe approfondito la questione, come poi ha fatto, prima di assumere una posizione ufficiale. Dal canto mio gli ho annunciato che eravamo in possesso di tutti gli elementi (testimoniali, fotografici e documentali) per pubblicare la notizia e che quindi l’avremmo fatta uscire. Per dirla tutta, il buon Fabio mi ha anche chiesto di pazientare un po’ per non “bruciare” la sua lodevole iniziativa. Se le cose sono andate così, e sono andate così, come fa Di Micco a dedurre che il “buon Mario” non sa che lui si stava occupando del caso? Mente sapendo di mentire, appunto. Giusto per farci quattro risate, segnaliamo infine un altro passaggio della nota del pentastellato. “…Io stesso ho chiesto e ottenuto, in compagnia di due attivisti del meetup, un colloquio con la direttrice del circolo didattico di Orta durante il quale le abbiamo rappresentato la questione e le abbiamo chiesto di effettuare tutte le verifiche del caso riscontrando la sua piena disponibilità a collaborare”. Come, come? Addirittura Di Micco è riuscito nell’impresa titanica di chiedere e ottenere un colloquio con la preside. Non solo. Ha riscontrato anche la sua “piena disponibilità a collaborare”. Un successone. Da guinness dei primati. Forse temeva che la dirigente scolastica gli sbattesse la porta in faccia o lo cacciasse a calci dall’istituto? Il portavoce dei 5 Stelle dovrebbe sapere che è un diritto dei consiglieri chiedere chiarimenti su eventuali irregolarità riguardanti le scuole comunali. Ed è dovere dei presidi collaborare. Spero che il buon Fabio non si dispiaccia anche per questa banale constatazione.
Mario De Michele