Nei 15 Comuni presenti nell’elenco della commissione Antimafia, due dei quali in provincia di Caserta, “saranno verificate le liste, nome per nome, accedendo alle banche dati disponibili. Poi altre azioni ci saranno durante la campagna elettorale, in collaborazione con le forze dell’ordine, che sono chiamate a segnalare eventuali anomalie che riscontrano sul territorio”. Lo afferma il senatore Franco Mirabelli, commissario del Pd nella provincia di Caserta, in un’intervista al Mattino in cui assicura: “Caserta non finirà per essere la Quarto del Pd”. “Noi non nascondiamo nulla e siamo in campo a viso aperto, tanto che, appena avuta notizia dell’indagine, Graziano si è autosospeso”, rileva Mirabelli. “Il nostro problema è rafforzare la battaglia di legalità, per questo non faremo ancora una volta come i Cinque Stelle, che a Caserta non presenteranno la lista per i rischi di infiltrazioni”. La road map della legalità verso il voto inizia con “liste pulite e grande attenzione per i segnali spia degli interessi criminali, su cui mobiliteremo innanzitutto i nostri iscritti”, spiega Mirabelli. “Inoltre chiederemo a tutti gli alleati di fare lo stesso lavoro sulle loro liste. Poi la battaglia per la legalità non si fermerà il giorno prima o il giorno dopo il voto. Nella seconda fase puntiamo a tutelare le amministrazioni elette con tutti gli strumenti esistenti, a partire dalla rotazione dei dirigenti”.

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