Matese- La “Ciclovia del Volturno” ha nuove prospettive? Potrà essere rilanciata su basi più solide. I comuni potranno tradurre in realtà obiettivi finora evanescenti? Il cicloturismo di cui è stato “apripista” questo tipo di iniziativa nell’area matesina-Alto Casertano può adesso mettere radici più salde. Le speranze(e le aspettative) per il rilancio di questo progetto curato dall’associazione ed in genere per l’uso alternativo della ciclabilità in ambito urbano ed extraurbano nascono dall’approvazione e poi pubblicazione dell’articolo 13 della legge regione n.6/2016 riguardante le misure per la mobilità sostenibile l’economia verde ed il riequilibrio ambientale di cui si vuole dotare il territorio campano mediante la creazione del piano regionale della mobilità ciclistica(PRMC) che dovrà essere elaborato dall’ente regionale, sulla base di una serie di criteri fissati nell’articolo, coinvolgendo i comuni e le associazioni.Ambiziosi sono obiettivi per una regione e province dove tale alternativa è ridotta ai minimi termini o assente del tutto: “Gli obiettivi strategici per la mobilità ciclistica urbana sono: a) la formazione di una rete ciclabile e ciclopedonale continua e interconnessa, anche tramite la realizzazione di Aree pedonali, Zone a Traffico Limitato (ZTL) e provvedimenti di moderazione del traffico previsti dalle buone pratiche in materia; b) il completamento e la messa in sicurezza di reti e percorsi ciclabili esistenti, anche con la riconversione di strade a bassa densità di traffico motorizzato;c) la connessione con il sistema della mobilità collettiva quali stazioni, porti e aeroporti e con le reti ciclabili intercomunali; d) la realizzazione di azioni di comunicazione, educazione e formazione per la promozione degli spostamenti quotidiani in bicicletta, a cominciare dai tragitti casa-scuola, casa-lavoro. 4. Gli obiettivi strategici per la mobilità ciclistica extraurbana sono:
a) la formazione di una rete interconnessa, sicura e dedicata di ciclovie turistiche attraverso località di valore ambientale, paesaggistico e culturale, i cui itinerari principali coincidono con le ciclovie delle reti e la realizzazione di infrastrutture ad esse connesse; b) la formazione di percorsi con fruizione giornaliera o plurigiornaliera connessi alla mobilità collettiva e, in particolare, alle stazioni del trasporto su ferro, ai porti ed agli aeroporti, e di una rete di strutture di assistenza e ristoro; c) la promozione di strumenti informatizzati per la diffusione della conoscenza delle reti ciclabili;
d) la realizzazione di azioni di comunicazione, educazione e formazione per la promozione dell’intermodalità di bici con treno e bici con bus”. Non solo : La Giunta regionale adotterà specifiche linee guida rivolte alla riconfigurazione e gestione della rete degli spazi e delle “cinture verdi” urbane denominata infrastruttura verde, per contrastare l’inquinamento da polveri sottili e i danni da effetto “isola di calore estiva”, favorendo al contempo una regolare raccolta delle acque piovane, anche attraverso la promozione di specifici progetti sperimentali di rimboschimento urbano e periurbano.