E’ di 10 feriti il bilancio ancora provvisorio dell’esplosione avvenuta in un metanodotto in Lunigiana, provocata dalla manovra di un escavatore: il numero dei feriti sale, dunque, mentre proseguono le azioni di soccorso e di verifica dei danni subiti dagli edifici. I proprietari delle tre abitazioni distrutte dalla violenta esplosione a Tresana, fortunatamente, non si trovavano in casa. Una casualita’ che gli ha salvato la vit Per quanto riguarda i 10 feriti, 7 risultano aver riportano lievi conseguenze, mentre 3 sono gravi.

Questi ultimi tre sono gli operai che stavano lavorando alla conduttura e che sono stati investiti dall’esplosione. Due degli operai sono stati trasportati all’Ospedale di Pisa con l’elisoccorso Pegaso, mentre gli altri feriti all’Ospedale di Pontremoli. Il piu’ grave e’ l’addetto alla ruspa che avrebbe, stando ad una ricostruzione, accidentalmente sganciato la tubatura del metanodotto durante le operazioni di manutenzione sulla linea La Spezia-Parma che serve anche la Lunigiana. A provocare l’esplosione, con fiamme altre fino a duecento metri, e’ stato probabilmente una scintilla innescata dal motore della ruspa. L’esplosione ha provocato un cratere di oltre 20 metri di diametro e 7 di profondita’.

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