Sono stati rinviati a giudizio i sette imputati – tra tecnici del Comune, amministratori di condominio e direttore dei lavori – sotto accusa per la morte. avvenuta il 9 luglio 2014, del 14enne Salvatore Giordano provocata dal crollo di un frontone della Galleria Umberto I, in via Toledo a Napoli. Lo ha deciso oggi il gup del Tribunale di Napoli Mariella Montefusco, che ha accolto le richieste dei pm Stefania Di Dona e Lucio Giugliano, titolari dell’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Giuseppe Lucantonio. Le accuse contestate a vario titolo sono di omicidio e disastro colposi. Il processo comincerà il 5 ottobre davanti alla quarta sezione del Tribunale. Il crollo fu proceduto da una serie di distacchi di fregi e cornicioni, sempre sulla facciata di via Toledo, avvenuti tra il gennaio e il marzo dello stesso anno. Secondo i magistrati vi sarebbero state, tra l’altro, omissioni nella segnalazione di pericolo che avrebbe dovuto imporre interventi atti a scongiurare il crollo. Rinviati a giudizio Giovanni Spagnuolo e Salvatore Capuozzo, dirigenti in epoche diverse del Servizio sicurezza abitativa del Comune di Napoli, i tecnici del servizio protezione civile Giuseppe Africano e Franco Annunziata, gli amministratori di condominio Mariano Bruno e Marco Fresa, e Elio Notarbartolo, direttore dei lavori.

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