L’ipotesi della precettazione non scoraggia i tassisti napoletani, al contrario orientati a continuare nella protesta. Da giorni le mogli dei tassisti presidiano piazza del Plebiscito, dopo lo sgombero delle auto bianche che la settimana scorsa hanno occupato l’area.

“Siamo stati i primi a manifestare contro le liberalizzazioni e non molleremo”, dicono aluni tassisti mentre una delegazione delle cooperative e’ in riunione con il prefetto Andrea De Martino. Di fronte al palazzo di Governo, mentre le donne manifestano armate di megafono alternando slogan d’altri tempi con canzoni ‘adattate’ al momento, i tassisti attraversano la piazza di tanto in tanto con le auto. C’e’ un filo diretto con Roma per capire cosa sta accadendo nella capitale al tavolo con il Governo. In piccoli gruppi si riuniscono di fronte a Palazzo Reale e respingono con forza l’idea della precettazione. “Metteremo telefoni e radio fuori uso. Le licenze non si toccano”, minacciano. Qualcuno si sente isolato nella protesta. “Abbiamo tutti contro – dice una delle mogli – ci chiamano casta. Ma quale casta! Ci sono gia’ troppe licenze a Napoli”.

 

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