”Se le barelle del Cardarelli sono erano roba da quarto mondo, non siamo neanche in grado di immaginare come ci qualifichi la presenza in regione di soli 9 hospice per malati che necessitano di cure palliative rispetto alla Lombardia che ne ha 72”. Così Sergio Canzanella, direttore dell’Osservatorio Regionale Cure Palliative e Medicina del Dolore in Campania. ”In Italia, ogni anno circa 270mila cittadini sono colpiti dal cancro – ricorda una nota – e in Campania, ‘incidenza dei tumori è di 735 casi per 100mila abitanti/anno (415 maschi/320 femmine), il tasso standardizzato di mortalità per tumore è pari a 368 per 100mila abitanti/anno; ne deriva che ogni anno il numero dei malati terminali dovrebbe essere di circa 19.427, dal momento che il 90% dei malati deceduti per tumore, 21.311, attraversano una fase terminale di malattia caratterizzata da un andamento progressivo irreversibile”. Ad essi, si rileva, ”vanno aggiunti coloro che, pur affetti da patologia neoplastica non sono ancora in fase d’inguaribilità, e quelli affetti da forme inguaribili di patologie non oncologiche, come quelle neurologiche, polmonari, infettive e metaboliche. La prevalenza di bambini con patologie oncologiche in Campania è compresa tra 160 e 180 nuovi casi/anno e la sopravvivenza/guarigione media è pari al 50%, il fabbisogno di assistenza è stimabile in 70 bambini/anno”. ”Nella nostra regione – spiega Canzanella – le strutture sono insufficienti, così molto spesso i pazienti finiscono ricoverati nelle rianimazioni, nelle medicine ed in altri reparti che sarebbero deputati ad altri tipi di cure”. Il risultato è ”una spesa enorme a carico dei contribuenti (il costo giornaliero di un ricovero in hospice varia dai 252 ai 385 euro contro i 2.000 euro di una rianimazione ma anche una sofferenza inutile per i pazienti”. I dati saranno analizzati nel corso del convegno ‘Cure Palliative, mai più ultimi’ in programma giovedì prossimo, 30 giugno, nel Centro Direzionale isola E/5 Sala Tiempo. ”Molti non sanno – prosegue il dottor Canzanella – che per i bambini non esistono liste d’attesa, perché non esiste un solo hospice pediatrico”. Stando così le cose l’unica alternativa possibile è spostarsi verso altre regioni. ”Ogni anno intere famiglie devono sottoporsi a quelli che non possono neanche essere chiamati ‘viaggi della speranza’ perché per questi piccoli pazienti non ci sono possibilità – afferma il dottor Canzanella – vorremmo che il presidente De Luca attivi immediatamente un Hospice pediatrico per poter offrire loro fino all’ultimo le cure palliative in Campania”. Tra i temi che verranno affrontati in occasione delle assise del 30 giugno ci sarà anche il nodo della sanatoria legata alla legge finanziaria 147 del 2013. Già affrontata in altre regioni, la questione ”è in scadenza il 31 dicembre 2016. E senza un decreto regionale ad hoc il rischio è di trovarsi nel 2017 con una grave difficoltà a reperire il personale medico” come si evidenzia nella nota. Per cercare di migliorare l’assistenza ai pazienti che necessitano di cure palliative e medicina del dolore è nato a gennaio 2016 il portale www. hospicecampania.it L’Osservatorio realizzato dall’Associazione House Hospital onlus si occupa della difesa dei diritti dei cittadini, della tutela della salute e dell’uguaglianza dei trattamenti assistenziali. L’Osservatorio si propone di essere ”espressione reale di sussidiarietà nel panorama del Welfare che cambia”.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui