Se il processo di transizione in Afghanistan “viene accelerato, e il ritiro avviene prima, non c’e’ problema. Noi siamo pronti”. Cosi’ il presidente afghano, Hamid Karzai, che mercoledi’ e giovedi’ sara’ in visita a Roma, ha commentato l’ipotesi di un ritiro anticipato delle forze Nato in Afghanistan, rispetto alla data fissata del 2014. “Il popolo afghano non perdera’ le conquiste ottenute”, ha spiegato Karzai in un’intervista al Corriere della Sera, aggiungendo di non essere “preoccupato da un ritorno dei talebani con le armi.

Se torneranno grazie al processo di pace sono i benvenuti”. Quanto all”ambasciata’ che i talebani apriranno in Qatar – passo considerato decisivo per l’avvio di colloqui di pace tra Usa e gli ex studenti coranici – Karzai ha ribadito: “avremmo preferito che quell’ufficio venisse aperto in Afghanistan, i talebani appartengono a questo Paese, perche’ dobbiamo incontrarci da un’altra parte? Il dialogo tra Stati Uniti e talebani non e’ il processo di pace. Quello puo’ essere solo un’iniziativa afghana”. A Roma Karzai incontrera’ il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e il premier Mario Monti, con cui firmera’ un accordo bilaterale tra Roma e Kabul.

 

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