In applicazione della normativa antimafia sulle misure di prevenzione patrimoniale (il cosiddetto “Pacchetto sicurezza”) nella mattinata di oggi i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Bari hanno eseguito un provvedimento di sequestro di beni mobili ed immobili – emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Bari, su richiesta della Procura della Repubblica di Bari, nei confronti di Raffaele Di Palma, 60 anni, di Gravina.

Sigilli sono stati apposti a 24 immobili a Turi ed a conti correnti per un valore complessivo di 2,5 milioni di euro. Secondo gli investigatori quella di Gravina e’ un’organizzazione di stampo mafioso, fortemente radicata sul territorio, capace non solo di resistere ai diversi arresti nel corso degli anni ma anche di disporre di ingenti somme di denaro che vengono riciclate attraverso societa’ finanziarie o edilizie costituite appositamente o attraverso l’acquisto di beni mobili e immobili. Nel corso dello scorso anno sono stati ben quattro i provvedimenti di sequestro preventivo che sono stati operati nei confronti del Di Palma, ritenuto contiguo ai clan Mangione, Gigante e Matera. Oltre ai beni gia’ sequestrati a febbraio, marzo ed aprile dello scorso anno per un valore di circa 32 milioni di euro, a ottobre scorso per un valore di altri 20 milioni, il sequestro di questa mattina ammonta ad altri 2,5 milioni di euro.

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