Nominato lo scorso luglio dal CdA del teatro nuovo Direttore della scuola di teatro dello Stabile di Napoli/Teatro Nazionale dopo la prematura scomparsa di Luca De Filippo – che ne aveva assunto la direzione all’atto della fondazione – Mariano Rigillo ha presentato le linee guida del secondo anno accademico della scuola. Proseguendo nel segno della continuità progettuale della giovane istituzione teatrale napoletana, tesa alla formazione delle nuove generazioni di attrici e attori attraverso gli insegnamenti didattici di base e le tecniche espressive complementari insieme allo studio e all’apprendimento della lingua napoletana e dei suoi codici recitativi, i corsi avranno inizio il prossimo 20 ottobre 2016. Le lezioni del secondo anno del ciclo triennale destinato ai suoi 29 allievi – 15 dei quali hanno partecipato nella passata Stagione ad alcune produzioni nazionali e internazionali dello Stabile – si svolgeranno presso le sedi dei teatri Mercadante e San Ferdinando di Napoli. Ad aprire i corsi del nuovo anno sarà il regista e drammaturgo Lorenzo Salveti – dal 1976 responsabile del corso di Recitazione presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” – con un laboratorio di recitazione, e docente della scuola per l’intero anno accademico. L’attività formativa della scuola si concentrerà sullo studio e l’apprendimento delle tecniche espressive dei maggiori capiscuola della storia della recitazione. Quindi dalla conoscenza e dal confronto di metodi e pratiche differenti resa possibile dall’individuazione di quel lessico comune che sta alla base del lavoro dell’attore, di cui appropriarsi per consentire e orientare le scelte future. L’elemento che caratterizza la scuola è l’assetto dinamico del percorso didattico e pedagogico. Infatti unitamente alle discipline che costituiscono la formazione di base, necessarie per sviluppare la capacità di mimesi degli allievi, c’è massima attenzione alle connaturate capacità di ognuno di loro, accompagnando l’allievo in un personale percorso che ne esalti al meglio le doti individuali. Il terzo anno del corso, quello che il gruppo degli allievi affronterà l’anno prossimo, oltre a proseguire nell’approfondimento delle materie impartite nel biennio, riserverà un adeguato spazio ad aree omogenee di discipline più consone alle inclinazioni espresse via via dall’allievo. La nomina di Mariano Rigillo – il cui mandato riguarda i prossimi 2 anni di completamento del primo triennio della scuola – è stata motivata dalla sua approfondita conoscenza del teatro e nello stesso tempo dalla ricca esperienza dell’attore che nasce e cresce in ambito teatrale ma che attraversa anche il mondo del cinema e della televisione. Nato a Napoli nel 1939 Rigillo si diploma all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica di Roma e ha come primi maestri Orazio Costa e Sergio Tofano. Dopo il diploma, nella seconda metà degli anni ’60 si afferma come uno dei più promettenti interpreti teatrali – sarà lo strepitoso “Masaniello” di Porta firmato da Armando Pugliese nel 1974 – convincente sia nel repertorio classico (Seneca, Bruno, Shakespeare, Goldoni) che moderno (Viviani, Brecht, Patroni Griffi). Proprio con Giuseppe Patroni Griffi si mette in luce con “Napoli, notte e giorno” e “Napoli, chi resta e chi parte” e debutta al cinema in “Metti una sera a cena” nel 1969. Vincitore di numerosi premi, calca da decenni i palcoscenici di tutta Italia.

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