Dopo il decreto salva-Italia, le liberalizzazioni e le semplificazioni, Mario Monti parla della prossima riforma del governo. E dice: “I negoziati è difficile che partano in discesa, ma certamente sono fiducioso”. Poi ha spiegato il suo approccio: “Ci sono diverse esigenze che dobbiamo rendere compatibili, ma io credo sia possibile.
Per creare occupazione in Italia, occorre innanzitutto che produrre da noi diventi una cosa più competitiva. Occorre poi che la protezione delle persone nel mercato del lavoro non diminuisca ma diventi più equilibrata e con una protezione meno concentrata sul singolo posto di lavoro e più concentrata sul singolo lavoratore, quindi con una esigenza di mobilità nel tempo. C’è un obiettivo di efficienza e un obiettivo di maggiore equità sociale”. Il presidente del Consiglio ha poi parlato del rapporto con Barack Obama: “Gli Stati Uniti stanno apprezzando gli sforzi che, con la guida del governo e la grande partecipazione di tutto il paese, l’Italia sta facendo”. Monti incontrerà il presidente americano il prossimo 9 febbraio. Rispetto agli altri premier italiani, i suoi “tempi d’attesa” per una convocazione alla Casa Bianca sono stati decisamente più brevi.