Un coro di solidarieta’ si sta stringendo attorno a don Ennio Stamile, parroco di Cetraro e responsabile dell’ufficio Migrantes, vittima di due intimidazioni in cinque giorni. Il presidente della commissione regionale contro la ‘ndrangheta, Salvatore Magaro’, aveva annunciato la sue partecipazione alla messa domenicale di questa mattina affermando che gli atti sono iniziati ”all’indomani di un’omelia di dura denuncia di fatti delinquenziali che avvengono nella cittadina tirrenica”.
Don Ennio Stamile, ha proseguito il presidente della commissione regionale, ”e’ una testimonianza coraggiosa di una nuova cultura che si sta affermando. La resistenza alle mafie si concretizza se siamo in grado di costruire e irrobustire la rete dei movimenti antimafia, costituiti da realta’ diverse, nati nei comuni, nei quartieri, nelle scuole, nelle universita’ e nei luoghi di lavoro. Solo cosi’ saremo in grado di opporre ad una ‘ndrangheta senza confini, una comunita’ senza paura”. Nei giorni scorsi anche il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, aveva espresso la sua solidarieta’ tramite una lettera inviata al sindaco di Cetraro, Giuseppe Aieta. Oggi e’ arrivata la solidarieta’ bipartisan del capogruppo in consiglio regionale del Pd, Sandro Principe, che si dichiara pronto a sostenere le iniziative del parroco. ”Attraverso la diffusione della parola di Dio -ha dichiarato in una nota- egli sostiene ed infonde speranza tra gli umili e gli emarginati e, soprattutto, sprona i giovani a non rassegnarsi ma a combattere, con l’arma della non violenza e della convivenza civile, per diventare protagonisti di un domani migliore. Questo impegno quotidiano di don Ennio oppone, inevitabilmente, il bene al male e la giustizia alla criminalita”’. Un messaggio e’ giunto anche da Domenico Naccari, delegato ai rapporti con le comunita’ regionali di Roma capitale. ”Evidentemente – ha affermato il delegato del sindaco Alemanno – a qualcuno da’ fastidio l’opera pastorale di don Ennio in una citta’ che dal buio dei decenni passati sta riuscendo ad affrancarsi dai poteri criminali”.