“Il colpo di pistola che ha ucciso Stefania è partito accidentalmente, non volevo ucciderla, gli ho solo fatto vedere l’arma che portavo perché avevo paura di mio suocero, lei voleva sfilarmela dalle mani e così è accaduta la disgrazia. La mattina ci eravamo dati anche un bacio. Io l’amavo”. Così Carmine D’Aponte al Gip di Napoli Nord Fabrizio Finamore, nel corso dell’interrogatorio di garanzia tenutosi nel carcere di Poggioreale, in merito alla morte della moglie Stefania Formicola, uccisa da un proiettile esploso dall’arma che aveva con sé.

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