Vi sono anche studenti italiani, dell’Istituto Avogadro di Torino, fra i vincitori della sfida fra robot in assenza di gravita’ che si e’ tenuta a bordo della Stazione Spaziale Internazionale in orbita a 400 chilometri sopra la Terra. Al torneo, dal nome ‘Spheres ZeroRobotics’, hanno partecipato gruppi di studenti dall’Europa e dall’America che hanno ‘telecomandato’ i robot da Terra.
Il vincitore di quest’anno e’ un’alleanza composta dalle squadre di CyberAvo, Ultima e Lazy, realizzate in collaborazione fra l’Istituto di Torino e due scuole tedesche di Berlino. Gli astronauti Don Pettit e Andre’ Kuypers hanno organizzato le partite individuali nel laboratorio giapponese Kibo, a bordo della Stazione Spaziale, e si sono goduti lo spettacolo. Ogni gruppo di studenti ha potuto inviare un singolo pezzo di software di istruzione per controllare le piccole ‘sfere’ robotiche. Obiettivo del torneo era di guadagnare punti attraverso operazioni ottenute con algoritmi per il controllo della guida e della navigazione e dalla scelta delle migliori strategie per vincere. Le sfere robotiche sono controllate per mezzo di computer ma una volta che il software viene lanciato e il comando inviato al robot, non si puo’ piu’ cambiare. I robot si muovono utilizzando getti di gas compresso e la gara prevede che si effettuino delle manovre basate su situazioni realistiche, come l’aggancio con la Stazione, il volo in formazione o la presa di alcuni oggetti. Quest’anno la sfida prevedeva l’estrazione di minerali da un asteroide e i robot, che volano in modo autonomo, potevano agguantare degli utensili se necessari ed iniziare a scavare su uno dei due asteroidi virtuali. Obiettivo del progetto ‘Spheres ZeroRobotics’, spiega l’Esa in una nota, e’ insegnare agli studenti tecniche di ingegneria, di matematica e di programmazione, ispirando allo stesso tempo gli studenti a scegliere una carriera nelle scienze e nell’ingegneria.