Pdl e Pd concordano sull’esigenza di “cambiare l’attuale sistema elettorale restituendo ai cittadini il diritto di scegliere i propri rappresentanti”. E’ quanto si legge in una nota congiunta Pdl-Pd al termine dell’incontro alla Camera. Pdl e Pd condividono la necessità di “utilizzare quest’ultima parte di legislatura”
per approvare le riforme istituzionali e quella elettorale. “I due aspetti”, si sottolinea in una nota congiunta dopo l’incontro alla Camera, vanno “collegati”. Inoltre “si è convenuto sull’opportunità di procedere rapidamente e concordemente tra Camera e Senato sulla riforma dei regolamenti parlamentari favorendo soprattutto la celerità e la trasparenza del procedimento legislativo”. Ed ancora: “Il nuovo sistema elettorale dovrà evitare la frantumazione della rappresentanza parlamentare e mantenere un impianto tendenziale bipolare”. Sintetizza Ignazio La Russa: “La Lega è per le modifiche, mentre il Pd ne vuole una nuova. Alla fine di questo percorso ci auguriamo che si possa arrivare ad una proposta comune, condivisa, che eviti la frammentazione e garantisca agli elettori la possibilità di scegliere i propri candidati”. Secco Vannino Chiti del Pd: “Il ‘porcellum’ non ha qualche difetto da correggere: semplicemente deve essere archiviato”. La Russa però insiste: “Se proprio non si dovesse arrivare ad una soluzione condivisa, personalmente ritengo che si dovrebbe lasciare il ‘porcellum’, ma corretto nel senso di garantire agli elettori di scegliersi i propri candidati. Comunque non c’è nulla che possa far temere il Terzo Polo e la Lega”. Pdl-Pd. Questa la noto diffusa al termine dell’incotro tra le delegazioni dei due maggiori partiti. “Per quanto concerne le riforme istituzionali, si è discusso della possibilità di avviare il superamento del bicameralismo paritario, di ridurre il numero dei parlamentari, di rafforzare la stabilità di governo e il ruolo dell’Esecutivo in coerenza con i principi del sistema parlamentare – si legge la nota -. Per quanto attiene alla legge elettorale si è convenuto sulla necessità di cambiare l’attuale sistema elettorale restituendo ai cittadini il diritto di scegliere i propri rappresentanti. Il nuovo sistema elettorale dovrà evitare la frantumazione della rappresentanza parlamentare e mantenere un impianto tendenzialmente bipolare. Si è convenuto, inoltre, sull’opportunità di procedere rapidamente e concordemente tra Camera e Senato alla riforma dei regolamenti parlamentari favorendo soprattutto la celerità e la trasparenza del procedimento legislativo”. Per La Russa “c’è un’intesa non marginale con il Pd sulla possibilità di dividere l’iter delle riforme. Tutto dipende dal fatto se si raggiungerà un’intesa di massima sulle riforme costituzionali da fare perchè se non c’è condivisione su questo e i tempi sono stretti, sarebbe una presa in giro”. Ovvero un ramo del Parlamento dovrebbe discutere di riforme, mentre l’altro di modifiche al ‘Porcellum’. Enrico Letta ostenta ottimismo: “Giorno di… disgelo importante. E’ iniziato il lavoro per cambiare il Porcellum. Non perdiamo il momentum” scrive il vicesegretario del Pd, Enrico Letta, su Twitter. Ma Quagliarello puntualizza: “La modifica del ‘Porcellum’ è strettamente legata al cammino delle riforme”.