“L’onestà è il rispetto verso i cittadini. Invece qui si predica male e si razzola peggio con slogan da campagna elettorale che mistificano la realtà. E’ giunto il momento di fare chiarezza e dire ai recalesi soltanto la verità”. Così il candidato sindaco di “Recale Domani” Antimo Argenziano interviene sul voto contrario, nel corso dell’ultima assise cittadina, all’approvazione del Piano Economico Finanziario per la raccolta dei rifiuti. “Nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale – spiega Argenziano – la maggioranza guidata dal sindaco Vestini ci ha sottoposto un piano previsionale per il 2017 con 29mila euro in meno sui costi del servizio di raccolta dei rifiuti senza dirci come sia stata calcolata questa cifra. Abbiamo chiesto il consuntivo del 2016, sulla cui base potrebbe essere stata definita tale somma, ma ancora una volta la maggioranza ha preferito fare orecchie da mercante e non rispondere sul perché la tariffa del 2016 non sia stata, di fatto, abbassata ai cittadini”. I conti, in altre parole, sembrano proprio non tornare. “Inoltre noi riteniamo – prosegue Argenziano – che l’ottimo lavoro svolto dall’assessore Ciro Rossi nella gestione del servizio abbia portato ad un risparmio di circa 50mila euro, ridotti inspiegabilmente a 29mila in previsionale. Questo spiega il motivo per il quale abbiamo votato contro quell’oscuro piano economico. Quando il sindaco Vestini dichiara che con il nostro voto contrario abbiamo “scelto di far pagare più tasse ai cittadini” asserisce il falso. Di tariffe, infatti, non si è proprio discusso nel momento che abbiamo bocciato il costo del servizio”. Ma Argenziano non si concentra solo sull’operato disastroso della maggioranza targata Vestini. “Le dichiarazioni di Lello Porfidia del gruppo “Città Continua” sulla questione – conclude – appartengono a un vecchio modo di fare politica. Quando paragona la tariffa del 2011, 796mila euro, a quella del 2015, da 1 milione 145mila, dimostra la propria volontà di mistificare la realtà perché non si è accorto che manca la quota pagata alla Provincia per il servizio smaltimento. O non sanno contare o fanno falsi proclami: delle due una”.