“Oltre al gesto che ferisce il sito di Pompei e il patrimonio culturale italiano, pur trattandosi di un pezzo di valore non inestimabile, mi colpisce anche da un punto di vista personale trattandosi di un’area nella quale avevo condotto direttamente lo scavo”. Così il direttore generale degli Scavi di Pompei, Massimo Osanna, in merito al furto dagli Scavi, di una borchia di bronzo, del VI A.C. “La borchia era, come le altre tre, avvitata sul pannello espositivo e coperta da lastra trasparente di protezione pertanto la rimozione del pezzo deve aver richiesto un tempo necessario a evitare i controlli”. Lo spiega il Direttore Generale degli Scavi di Pompei, Massimo Osanna, in merito al furto di una borchia di bronzo risalente al VI sec A.C. “L’edificio, inoltre, è di giorno presidiato da personale Ales e di notte sottoposto a videosorveglianza, oltre ad essere dotato di sistema di allarme”, sottolinea.

 

 

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