L’industria svizzera del cioccolato ha registrato lo scorso anno un volume di vendite pari a 176.332 tonnellate, in leggero calo dello 0,1% rispetto al 2010: il fatturato e’ sceso del 3,1% a 1,69 miliardi di franchi svizzeri (circa 1,39 mld di euro). Stando all’associazione di categoria Chocosuisse, che riunisce 18 aziende per un totale di 4.328 impiegati, la diminuzione si deve alla forza del franco, alla pressione sui prezzi da parte dei distributori e alla scarsa propensione ai consumi.

Ha inciso negativamente anche il calo dei turisti. In Svizzera sono stati venduti 69.281 tonnellate di cioccolato (-0,8% rispetto al 2010), per un volume d’affari di 870 milioni di franchi svizzeri (circa 719 mln di euro, -3,2%), e all’estero 107.051 tonnellate (+0,4%), per un fatturato di 820 milioni (circa 677 mln di euro, -2,9%). La quota di cioccolato importato dall’estero e’ cresciuto al 34%. Principali clienti sono risultati la Germania (17% dell’export in termini di fatturato), Regno Unito (13,1%), Francia (9,2%) e Canada (6,7%). Chocosuisse ha calcolato che il consumo medio di cioccolato in Svizzera e’ stato di 11,9 chilogrammi per abitante, 100 grammi in meno rispetto al 2010.

 

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