E’ stata “comprata” in Nigeria al costo di tremila euro, poi con tanti altri “schiavi” ha attraversato l’inferno del deserto libico e il Mediterraneo su un barcone prima di giungere in Italia, a Castel Volturno, nel Casertano, dove è finita lungo la statale Domiziana come prostituta. E’ la storia di un ragazza nigeriana di 32 anni ricostruita, nel suo lungo percorso tra due continenti, dalla DDA di Napoli e dai carabinieri della Compagnia di Mondragone che hanno fermato i suoi “aguzzini”, un uomo e una donna nigeriani, entrambi 32enni; i due, che convivono in un’abitazione di Castel Volturno, rispondono dei reati di tratta di esseri umani e riduzione in schiavitù con la finalità dello sfruttamento della prostituzione.

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