L’AIRC, l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, finanzierà un progetto del Dipartimento di Scienze e Tecnologie dell’Università del Sannio. Si tratta di una ricerca, guidata dal prof. Michele Ceccarelli, dal tilolo “A Systems Genetics Approach for the Identification of Molecular Determinants of Cancer Immune Responsiveness”. L’immunoterapia sta radicalmente cambiando l’approccio alla cura di tumori come il melanoma o il tumore ai polmoni. L’efficacia di questi trattamenti in altri tipi di tumori è stata tuttavia limitata. La comprensione dei meccanismi molecolari che governano l’interazione fra le cellule tumorali ed il loro microambiente è il passo essenziale per poter sviluppare trattamenti e strategie terapeutiche. Le terapie immunitarie hanno lo scopo di attivare o amplificare la risposta immune contro le cellule tumorali. In particolare, la ricerca è focalizzata sulla comprensione dei meccanismi con cui il sistema immunitario interagisce con le cellule neoplastiche nella forma di tumore al cervello più frequente e maligna, il glioblastoma. Il glioblastoma o glioma di IV grado è una delle neoplasie più gravi malgrado l’uso intensivo e integrato di chirurgia, chemioterapia e radioterapia. Il gruppo di ricerca di Bioinformatica dell’Università del Sannio, cui partecipano oltre al professore Ceccarelli, i professori Luigi Cerulo e Stefano Pagnotta, è specializzato nello sviluppo di algoritmi di intelligenza artificiale e analisi di Big Data per individuare le caratteristiche molecolari e i marcatori predittivi dei pazienti di glioblastoma potenzialmente responsivi alla immuno terapia e inoltre caratterizzare le cellule del sistema immunitario che interagiscono con le cellule tumorali dei glioblastomi. Il progetto durerà cinque anni e prevede la partecipazione di almeno quattro giovani ricercatori.