di Mario De Michele
E menomale che una delle parole d’ordine della campagna elettorale della lista Carinaro Rinasce era “Legalità”. Altrimenti per quello che si è visto in un mese e mezzo in città sarebbero sbarcati i Marines. In appena 45 giorni Nicola Mauro Barbato, uno dei consiglieri comunali eletti con il sindaco Nicola Affinito, ha fatto tanti di quei disastri da meritare a pieno titolo l’iscrizione nei guinness dei primati. Nelle scorse giornate di caldo africano il giovane esponente di maggioranza, forse convinto che Facebook abbia più valenza dell’albo pretorio, ha lanciato a mezzo social il seguente avviso: “L’Amministrazione Comunale di Carinaro intende sostenere i soggetti anziani, i più deboli e quelli fragili offrendo durante la giornata un momento di frescura e di tranquillità in un ambiente sereno e protetto quale è quello della Casa Comunale. Per le segnalazioni di eventuali necessità di ospitalità è possibile fare riferimento al tel. 0815029214 o all’Ufficio Servizi Sociali tel. 0815029239”.
Alla ridicolaggine dell’iniziativa (povere persone anziane, deboli e fragili) si è aggiunta la mancanza, al momento della pubblicazione del post, di qualsiasi provvedimento ufficiale adottato dall’ente locale. In altre parole l’avviso di Barbato aveva lo stesso valore di un invito ad un social party. Peccato che le persone anziane, deboli e fragili non hanno la possibilità di starsene con 40 gradi tutto il giorno con lo smartphone in mano in attesa delle mirabolanti comunicazioni del consigliere comunale di Carinaro Rinasce. Fin qui restiamo nel campo del grottesco e dell’offesa all’intelligenza dei cittadini. L’altra Barbatonata è ben più grave sia sotto il profilo politico-amministrativo che morale. Qualche giorno fa alcuni lavoratori socialmente utili (pagati dalla comunità) hanno potato una pianta d’ulivo nell’abitazione del consigliere. Un servizietto privato effettuato con i mezzi del Comune. Gli stessi lsu hanno confermato il fattaccio ai vigili urbani prontamente intervenuti sul posto in seguito alla segnalazione di un cittadino.
Di fronte a una vicenda che farebbe rabbrividire le peggiori amministrazioni di qualsiasi Comune del mondo il sindaco Affinito ha confermato di essere il recordman dell’immobilismo. Così come per tutte le altre cose non fatte è rimasto puntualmente con le mani in mano. Anzi ha goffamente cercato di lavarsi le mani (Ponzio Pilato gli fa un baffo) sostenendo che gli eventuali colpevoli sarebbero i genitori di Barbato e non lui. Liberté, Égalité, Fraternité. Non a Carinaro. Con amministratori così il paese rinascerà. Ma solo a slogan.
P.S. Chi pensa che tutte le persone abbiano un prezzo è il primo a vendersi per 30 denari.