Napoli che fa una gran fatica contro una Spal quadratissima, che prende gol e reagisce subito, poi si chiude bene e riparte di gran carriera. Il Napoli ci prova in tutti i modi ma non riesce a sfondare. In casa Napoli deludono Elmas e Zielinski, fra le fila della Spal una difesa solidissima e un centrocampo che spende tantissimo. Le pagelle.

SPAL

Berisha 5,5 – Approssimativo, parecchio approssimativo sul tiro di Milik, che era bello teso ma non irresistibile. Poi si dà un’assestata e anzi si prodiga anche in un paio di interventi importanti, ma al 96′ un’uscita sconsiderata poteva costare carissima ai suoi.

Tomovic 6 – In ritardo in chiusura su Milik in occasione del primo gol, in sofferenza costante su Insigne e Di Lorenzo. Ma nel corso della partita regala più di un intervento decisivo, togliendo anche il pallone dalla porta su tiro di Fabiàn Ruiz.

Vicari 6,5 – Per lui il giallo del rigore, che per sua fortuna La Penna al VAR vede come non punibile. Episodio dubbio, ma che si incastona in una prestazione di grande sicurezza difensiva, da leader qual è.

Igor 6,5 – Dalla sua parte prova a sfondare Malcuit e spesso Mertens, quando si decentra, ma il brasiliano presta grande attenzione e riesce sempre a metterci una pezza. Esce ad inizio secondo tempo per un problema fisico. Dal 54′ Cionek 6 – Lì dietro si sudano sette camicie ma Cionek sa come farsi rispettare. Completa bene un reparto che oggi fa gli straordinari.

Strefezza 6,5 – Si fa vedere in avanti, proprio da lui nasce l’azione del pareggio della Spal. Poi tira un po’ i remi in barca, anche perché è preoccupatissimo dall’ottima vena di Insigne. Prestazione comunque convincente.

Missiroli 6 – Col tempo si è trasformato in una mezzala che sa coniugare qualità e corsa, che non manca mai. Non tira indietro la gamba e contribuisce a fare filtro davanti alla difesa.

Murgia 6 – Gioca con le spalle coperte da Missiroli e Kurtic, si limita all’essenziale senza mai strafare. Buona gara anche per lui.

Kurtic 6,5 – La finalizzazione è soltanto un optional di caratteristiche da leader di centrocampo che in una squadra come la Spal fanno la differenza. Guida i compagni in una partita tutt’altro che semplice. Dal 78′ Valoti sv

Reca 6,5 – Il Napoli sulla destra affonda con Malcuit e fa volume con Mertens, finché poi non entra anche Callejon. Si inserisce poco ma si fa rispettare, poi riparte di gran carriera. Notevole anche lui.

Petagna 6 – Un centravanti dallo strapotere fisico impressionante che però non disdegna neppure l’utilizzo dei piedi con grande qualità: basta vedere la punizione stampata sull’incrocio dei pali a inizio gara, ma anche il modo in cui sa smistare quando è marcato stretto.

Paloschi 5 – Due errori piuttosto gravi nel primo tempo, uno praticamente dopo 30 secondi di gioco. Non ne becca una, a conferma che se finora aveva giocato solo 10 minuti, nonostante il blasone, un motivo ci sarà. Dal 58′ Floccari 6 – Sicuramente meglio del compagno, di certo è più coinvolto nel gioco della squadra.

All. Semplici – Forse pian piano sta ritrovando gli automatismi che hanno reso la sua Spal una delle squadre più complicate da affrontare della nostra Serie A. Strenua resistenza per 96 minuti, un punto strappato a una squadra che doveva necessariamente vincere e ci ha provato fino alla fine. Sì, si può essere ottimisti per il futuro.

NAPOLI

Ospina 6,5 – Fondamentalmente inoperoso per 55 minuti, poi all’improvviso una conclusione destinata a rete lo vede proporsi in una parata strepitosa, fuori dal comune. Un intervento che vale quanto un gol.

Malcuit 6 – Va spesso a proporsi sulla destra in sovrapposizione prima ad Elmas poi a Fabiàn, e in una di queste situazioni pianta male il ginocchio a terra ed è costretto ad uscire, in lacrime. E ora lì dietro sembra una vera maledizione per Ancelotti. In bocca al lupo al cavallone francese, le premesse non sembrano incoraggianti ma speriamo non sia nulla di grave. Dal 70′ Callejon 6 – Venti minuti per proporre la sua freschezza atletica al di qua della metà campo, mettendo lo zampino in diverse occasioni pericolose.

Koulibaly 6 – Guida il reparto arretrato, fisicamente è straripante come sempre, ma non sembra essere di certo una delle sue partite migliori, pur senza errori da matita blu.

Luperto 5,5 – Un disimpegno errato apre la falcata di Strefezza che vale il pareggio spallino, in generale è più volte fuori posizione e sembra malsicuro. Un passo indietro rispetto all’ottima prestazione data col Salisburgo.

Di Lorenzo 5,5 – Di sicuro sul lato opposto della difesa perde incisività negli ultimi 16 metri, ma la scelta di tempo nelle sovrapposizioni è sempre l’ideale, anche se in qualche occasione regala qualche errore gratuito di troppo.

Elmas 5 – Inconsistente l’apporto alla manovra offensiva, quello alla fase difensiva invece lo si vede tutto sul gol di Kurtic, che lui stava seguendo e che improvvisamente molla, lasciando lo sloveno libero di concludere. Cambio necessario. Dal 54′ Fabiàn Ruiz 6,5 – Il suo ingresso in campo cambia completamente volto alla squadra. Rispetto al compagno gioca più centrale, si propone spesso anche alla conclusione, prende un palo clamoroso dal limite dell’area e un’altra palla dallo specchio gliela toglie Tomovic di testa. Quando si dice entrare bene in partita.

Allan 6 – Nel primo tempo si fa vedere anche in avanti (suo l’appoggio a Milik per il gol) ma soprattutto svolge un ruolo importantissimo nell’abbassarsi a recuperare palla e ad impostare. Sicuramente più positivo dei compagni di reparto.

Zielinski 5 – Appoggi sbagliati, poca presenza in appoggio ad entrambe le fasi, qualche strappo estemporaneo e poco più. Più che il fantasma di se stesso sembra il fantasma di un centrocampista: strano che Ancelotti continui a puntarci tanto.

Insigne 6,5 – A livello statistico basta notare che entrambi i difensori sul suo lato finiscono il primo tempo con un giallo sul groppone, e non è certo un caso. Ma soprattutto c’è da sottolineare la qualità nel movimento e nella giocata. Una palla nello spazio a Mertens nel primo tempo è da campione vero e anche nella ripresa le azioni più pericolose nascono sempre dai suoi piedi.

Mertens 5,5 – Si tiene lontanuccio dall’area di rigore, quasi fosse un trequartista, ma ogni volta che si apre uno spazio Dries si butta dentro senza neppure pensarci. Un po’ meno coinvolto del solito nel gioco della squadra. Dal 72′ Llorente 5,5 – Ha meno di 20 minuti per mettersi in mostra, la sola presenza basta per fare peso in attacco e tenere occupati alcuni dei bodyguard di Semplici, ma non viene coinvolto in alcuna azione degna di nota, tranne nel finale, quando ha sulla testa il match point ma lo spreca in maniera clamorosa. Non da lui.

Milik 6,5 – Attacca il pallone, cerca spazio per far male ma la Spal sa chiudersi bene, e infatti lo trova soltanto quando gravita più lontano dalla porta. Ma trova la terza perla in due partite, ed è un missile da fuori area, fondamentale nel quale è fra i top in Europa. Se un attaccante deve innanzitutto segnare lui fa il suo e anche qualcosa di più, sebbene nella ripresa sbagli qualche conclusione anche semplice. All. Ancelotti 5,5 – Il suo Napoli sembra più concreto nella ricerca della pericolosità offensiva, anche se per qualche tratto del match sbanda paurosamente in difesa. Poi però una partita del genere, dopo il regalo che ti hanno fatto Juve e Inter ieri, devi vincerla per forza, e alla fine il Napoli non riesce a vincerla nonostante uno strenuo forcing finale. Peccato, un’occasione importantissima persa.

Arbitro La Penna 5 – Sul rigore non concesso al Napoli si potrebbe discutere per giorni, perché il pallone finisce sull’avambraccio che è più avanti rispetto al corpo. La rivede al VAR e cambia idea, ma poteva tranquillamente concederlo. Poi per tutto il primo tempo sembra perderla un po’ di mano commettendo anche errori elementari. Prestazione sicuramente insufficiente.

TABELLINO

SPAL (3-5-2): Berisha; Tomovic, Vicari, Igor (54′ Cionek); Reca, Missiroli, Kurtic (77′ Valoti), Strefezza, Murgia; Petagna, Paloschi (61′ Floccari). Allenatore: Leonardo Semplici.

NAPOLI (4-4-1-1): Ospina; Malcuit (70′ Callejon), Koulibaly, Luperto, Di Lorenzo; Elmas (54′ Fabian Ruiz), Allan, Zielinski, Insigne; Mertens (72′ Llorente), Milik. Allenatore: Carlo Ancelotti.  MARCATORI: 9′ Milik (N); 16′ Kurtic (S) AMMONITI: Strefezza, Tomovic, Cionek (S); Luperto (N).

 

 

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