I carabinieri della compagnia Stella a Napoli hanno effettuato operazioni di contrasto al lavoro sommerso e sicurezza alimentare. Effettuati controlli al rione Forcella alle locali attività commerciali. I militari, insieme a quelli del reggimento Campania, del Nas e a personale Asl e dell’Ispettorato del Lavoro, hanno sanzionato il gestore di una pescheria completamente abusiva. Gli alimenti in vendita – 27 i chili sequestrati – non rispettavano le normative sulla tracciabilità e sulle prescrizioni igienico sanitarie. L’attività è stata chiusa. Un bar di Via Giudecca Vecchia è stato chiuso e multato perché privo del registratore di cassa, di Scia e di autorizzazione alla somministrazione di alimenti e bevande. Alla titolare, una 18enne del posto, è stata contestata anche l’occupazione abusiva del suolo pubblico: oltre i 5mila euro le sanzioni. Gravi carenze igieniche in una macelleria, al cui titolare è stata imposta la sanificazione degli ambienti e l’eliminazione della ruggine dalle celle frigorifere dove era conservata la carne destinata alla rivendita. Stessa sorte per una seconda macelleria all’interno della quale gli impianti di conservazione presentavano punti di ruggine e guarnizioni deteriorate. Gravi le carenze igieniche. L’attività, gestita da un cittadino di origini pakistane, è stata multata anche per la mancata installazione del registratore di cassa. Un lavoratore «in nero» sorpreso in un’altra macelleria: pari a 3800 euro le sanzioni applicate.

 

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