Il cronista Gennaro Del Giudice ha denunciato tramite post su Facebook di aver ricevuto minacce da un pregiudicato, mentre stava raccogliendo documentazioni su un raid malavitoso verificatosi ieri pomeriggio nel quartiere di Monterusciello, nella zona di Pozzuoli nota come “600 alloggi”. Il pregiudicato contro cui è stato diretto il raid, fermato dai carabinieri, ha inveito contro il giornalista come lui stesso racconta. “Nei 600 alloggi ormai si spara a qualsiasi ora: a mezzogiorno, alle tre quando i bambini giocano in cortile, la sera. Sempre. Se finora non ci è scappato il morto è soprattutto perché qualcuno dall’alto ha deciso che questo rione ha già dato troppo. Adesso nel quartiere dove sono cresciuto tira una brutta aria anche per noi. Ieri la persona a cui sono stati indirizzati i tre colpi di fucili a pompa (dimostrando di essere un mio assiduo lettore) ha urlato nei miei confronti parole di apprezzamento: “Voglio vedere mò che scrivi, strunz, mongoloide, taggia fa na faccia di schiaffi”. E mentre lo portavano via mi ha rinfacciato di avergli fatto sparare contro casa 2 anni fa dopo una video-inchiesta che realizzai insieme alla collega Veronica Di Vita con la quale raccontammo il clima di terrrore che c’era nel quartiere. Ma, purtroppo, dopo 2 anni niente è cambiato. Nulla. Nei 600 alloggi c’è tanta brava gente, ma c’è anche un’erba velenosa che non si riesce ad estirpare, che ricresce nonostante arresti e condanne. Anche se ieri forse è comparsa un po’ di luce in fondo al tunnel: dopo il silenzio e la solita omertà non ho sentito la solita frase “basta che si ammazzano tra di loro” ma un rincuorante “ci siamo scocciati, questa gente deve andarsene da qui dentro”. Sarà la volta buona?”.

Il sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, appreso delle minacce ricevute da Del Giudice, direttore di Cronaca flegrea, notiziario online, gli ha espresso pieno sostegno: “Solidarietà e vicinanza da parte mia, dell’Amministrazione e dell’intero Consiglio comunale al giornalista Gennaro Del Giudice, da sempre impegnato con il suo lavoro da cronista nella denuncia di camorra e criminalità organizzata. È stato raggiunto da intimidazioni inquietanti. Siamo tutti al suo fianco e questi avvenimenti devono spronarci a rispondere con più determinazione e fermezza alla sfida lanciata della malavita organizzata. Nessun passo indietro davanti ad episodi simili. Caro Gennaro siamo al tuo fianco e pronti davanti a te per qualsiasi battaglia in nome della legalità per la città di Pozzuoli”.

 

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