In attesa che arrivi, finalmente, l’ufficialità sulla data delle elezioni regionali, fioccano un po’ dappertutto manifesti 6×3 che annunciano questa o quella candidatura. Colpa anche di una ‘ottusa’ legge che ne vieta l’utilizzo durante la campagna elettorale, costringendo i candidati ad un insensato ricorso ai manifesti 7×100. Dicevamo della data: il 20 e 21 settembre restano probabili, una quasi certezza, intanto però l’ufficialità non è ancora arrivata. Ed occorrono almeno 60 giorni dalla convocazione: trenta per la presentazione delle liste, trenta per la campagna elettorale. A conti fatti il tempo, a dir poco, stringe. O ci si dà una regolata oppure si dovrà cambiare data. I bene informati sostengono che ci si darà una regolata. Intanto continuano a fioccare sondaggi e previsioni, mentre a preoccupare di più è la disaffezione degli elettori. In Campania nel 2010 si recarono alle urne 3 milioni 144 mila elettori. Cinque anni dopo 2 milioni 578 mila. Un calo di 600 mila votanti. Roba da far tremare i polsi se si considera che questa volta si andrà a votare che sarà ancora estate, dopo una campagna elettorale che, per una quindicina di giorni almeno, potrebbe vedere i candidati aggirarsi per strade assolate e deserte. 

Dicevamo delle previsioni di voto. Sondaggi e previsioni varie sembrano concordare nel prevedere la vittoria del presidente in  carica Vincenzo De Luca che, per la terza volta di fila, se la vedrà con Stefano Caldoro. Una vittoria per parte sin qui: nel 2015 a prevalere fu De Luca con il 41,15 per cento dei voti contro il 38,38 di Caldoro. I sondaggi, attualmente, danno De Luca in vantaggio netto: Noto e Demopolis tra i 9 e 10 punti, Arcadia dà il presidente in carica addirittura al 65,4 per cento. Ovviamente Caldoro confida in un recupero in campagna elettorale, così come la candidata dei 5 Stelle Ciarrambino, data intorno al 13 per cento. 

E veniamo ai partiti.  Per il Pd il dato che sembra venir fuori si aggira intorno al 20 per cento o poco più, stessa percentuale, grosso modo, rispetto a cinque anni fa allorquando portò a casa 15 seggi. Per Arcadia il gradimento del Pd salirebbe addirittura al 21,3 per cento. Tra le province nelle quali dovrebbe tenere maggiormente Salerno e Caserta, dove ai nastri di partenza sembrano esserci candidati in grado di racimolare largo consenso. Ovviamente in attesa che arrivi l’ufficialità sulle candidature, da tutte e cinque le province campane, poiché va sempre considerato che le liste in campo alle elezioni regionali, così come alle Comunali e, in generale, in quelle che ancora prevedono la preferenza, possono più o meno aggregare consenso anche in virtù del peso dei singoli candidati. 

Il Movimento 5 Stelle primo partito per Arcadia, di poco sopra al Pd, con il 21,7. Cinque anni fa si assestò al 17 per cento. 

A far registrare il calo più consistente, almeno stando alle previsioni, è Forza Italia: 17,82 per cento cinque anni fa, con sette seggi, tra l’8 e il 9 per cento questa volta. Winpol-Artcadia, sondaggio pubblicato da Il Sole 24ore, riporta un 8,2. Anche se, va detto, resta da valutare il peso che potrebbe avere la candidature, che sembra probabile, quale capolista di Silvio Berlusconi in alcune delle cinque province. La Lega viene quotata intorno 10 per cento, mentre è notevole il balzo in avanti di Fratelli d’Italia che balla intorno al 10 per cento, a fronte del 5,47 di cinque anni or sono, ottenuto in  condominio con Alleanza Nazionale. Si andrà, dunque, ben oltre i due seggi del 2015. Buone le previsioni anche per le liste che fanno riferimento a De Luca presidente. Italia Viva, non presente alle precedenti Regionali, viene data da Arcadia allo 0,9 per cento, negli ambienti il dato viene giudicato troppo basso, probabile che la lista che fa riferimento a Renzi ottenga un risultato ben piu’ consistente.. 

Ovviamente manca ancora tanto e tanto potrebbe ancora accadere. I sondaggi, le previsioni di voto, oltretutto, ultimamente hanno lasciato un po’ a desiderare. Ma in ogni caso va tenuto presente che ogni sondaggio, per quanto preciso, fotografa un dato momento, mai il futuro. Non resta quindi che attendere cosa accadrà il 21 sera, allorquando, se la data delle elezioni dovesse essere confermata, si procederà allo spoglio delle Regionali, subito dopo la conclusione dello spoglio delle schede referendarie. Per le Comunali se ne riparlerà il giorno dopo. 

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