E’ morto per un aneurisma cerebrale l’unico superstite della strage degli immigrati di Castelvoturno del 18 settembre del 2008 in cui morirono 6 ghanesi per mano del gruppo stragista del clan dei Casalesi, capeggiato dal killer Giuseppe Setola. Joseph Aymbora, da tre anni e mezzo inserito nel programma di protezione per i testimoni di giustizia e residente in una localita’ protetta, era stato ricoverato due giorni fa per un malore in ospedale e questa mattina e’ deceduto.

Ad assisterlo la moglie e il figlio minorenne, anche loro inseriti nel programma del Ministero dell’Interno. La Dda di Napoli ha disposto sul corpo dell’africano un esame autoptico per verificare se l’aneurisma sia una conseguenza delle ferite riportate in seguito all’agguato di camorra in cui lui si finse morto. La sera del 18 settembre del 2011 era stato colpito da diversi colpi di kalashnikov alle gambe e alle braccia. Joseph Aymbova e’ stato testimone-chiave per la procura antimafia di Napoli, e ha riconosciuto i presunti assassini dei suoi connazionali grazie a delle foto segnaletiche in dotazione alla polizia e carabinieri. Anche grazie alla sua testimonianza, il 14 aprile del 2011 la corte di Assise del tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha emesso sentenza di condanna all’ergastolo nei confronti di Giuseppe Setola, Giovanni Letizia, Alessandro Cirillo e Davide Granato e la pena di 30 anni di reclusione per Antonio Alluce.

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