Il giorno dopo l’incidente ad uno dei suoi leader, Luca Abba’, precipitato da un traliccio, il movimento no tav rilancia la protesta. E lo fa attraverso tutta una serie di blocchi che creano non pochi problemi alla circolazione e richiedono l’intervento delle forze dell’ordine. Sulla A32 Torino-Bardonecchia gli agenti devono far ricorso agli idranti (non ai lacrimogeni, precisa la polizia) per sgomberare gli attivisti: masserizie bruciate, lancio di oggetti e tanta tensione ma nessun contatto fisico. In serata il presidio di una cinquantina di manifestanti rallenta il traffico all’uscita della tangenziale di Torino, nei pressi di Rivoli, mentre nel pomeriggio il “Freccia Argento” Lecce-Roma deve ritardare la partenza di mezz’ora: in 20 si sdraiano sui binari prima di dirigersi in corteo al centro.
“Il lavoro e’ in corso: deve continuare nel modo migliore, come previsto”, ribadisce il ministro per lo Sviluppo, le Infrastrutture e i Trasporti, Corrado Passera. Mentre per la titolare del Viminale, Annamaria Cancellieri, “ci vuole dialogo e riflessione: bisogna tener conto di quelle che sono le scelte fatte con assoluta coscienza e attenzione”. E, soprattutto, “occorre da parte di tutti grande sensibilita’ e molto equilibrio”. Intanto, mentre le condizioni di Abba’ permangono stabili (“la notte e’ stata tranquilla – fanno sapere i sanitari del Cto di Torino – il paziente regge bene la terapia intensiva”), non accennano a placarsi le polemiche politiche. “Rispetto le manifestazioni – sottolinea il segretario della Cgil, Susanna Camusso – e la legittimita’ che sempre ci deve essere nell’esprimere il proprio dissenso. Ma avevamo detto che bisognava aprire un tavolo di confronto con la Valle per trovare le soluzioni migliori”. “Sono ore drammatiche – dice il segretario del Pd, Pierluigi Bersani – Ieri abbiamo assistito a episodi e movimenti che possano prendere e in alcuni casi hanno gia’ preso una piega inaccettabile. Si torni a un confronto civile”. “Occorre abbassare la tensione, non strumentalizzando il fatto accaduto ieri”, e’ l’invito invece che arriva dal governatore del Piemonte, Roberto Cota. “Deve pero’ essere chiaro a tutti – aggiunge – che l’opera va fatta perche’ si tratta di un progetto ferroviario internazionale di oggettiva importanza”. Nel frattempo e’ stato rinviato a domani a mezzogiorno, in prefettura, a Torino, l’incontro, inizialmente previsto per la questa sera dei sindaci della Val di Susa che si oppongono alla Tav, con il prefetto di Torino Alberto Di Pace.