Il fotografo e artista Rodolfo Fiorenza, nome di spicco da oltre trent’anni della scena culturale romana per la foto d’arte, e’ morto la notte scorsa nella sua casa di Roma. Aveva 67 anni, anche se l’artista amava celare la sua eta’. Fotografo di grande sensibilita’, Fiorenza ha raccontato prima la storia del nostro paese (come i reportage dalla Sicilia degli anni ’70), poi la storia dell’arte contemporanea attraverso i ritratti di artisti internazionali, in particolare anche attraverso il solido rapporto, professionale e d’amicizia, con la Fondazione Volume! di Roma.

Da Botta a Canevari, da Zorio a Kounellis, da Oppenheim a Paladino, da Nunzio a Gallo: sono solo alcuni dei nomi, anzi dei volti di artisti, che Fiorenza ha immortalato, superando un’atavica diffidenza nei confronti del ritratto. Numerose le sue mostre personali e collettive in Italia ed anche all’estero. Dopo gli studi accademici, Fiorenza ha attraversato diverse esperienze nel campo della pittura e della scultura, del disegno, delle diverse tecniche di stampa d’arte e della fotografia. E’ a quest’ultima che dalla meta’ degli anni Settanta, parallelamente all’insegnamento di disegno ed educazione visiva per i licei artistici e gli istituti d’arte, rivolge maggiore attenzione, fino a sceglierla come mezzo espressivo privilegiato della sua ricerca. Pur rimanendo nella tradizione della fotografia come visione del mondo reale, la ricerca di Fiorenza si muove nel campo dell’indagine piu’ che della rappresentazione, in direzione di un processo di astrazione del dato reale. Sofferma lo sguardo di volta in volta su aspetti diversi della ricerca fotografica: la resa del movimento, l’ingrandimento e la ripetizione di un singolo dettaglio sia tratto da un corpo che da una superficie muraria. Nelle installazioni attraverso la costruzione tridimensionale dei fogli fotografici ricerca un’interpretazione plastica dello spazio; sperimenta rielaborazioni pittoriche delle immagini fotografiche in un processo introspettivo del rapporto con la materia. In una delle ultime esposizioni, ”Sulla Soglia”, le immagini fotografiche sono inserite in un contesto piu’ ampio, in cui il lavoro sull’ambiente amplifica il significato e accentua il valore simbolico dell’opera fotografica. Accanto alla passione per il racconto dell’arte, Fiorenza ha sviluppato un personale percorso di ricerca fotografica, lavorando sulla memoria, la luce e le ombre, su paesaggi quali riflesso di una piu’ profonda indagine interiore. E’ stato diverse volte ospite del Festival Internazionale FotoGrafia di Roma oltre ad aver esposto in diverse gallerie e spazi pubblici in Italia e all’estero.

 

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